Mercoledì 24 febbraio la Corte di assise di appello di Bologna ha confermato la condanna all’ergastolo per Angelo Rainone, 61 anni, finito a processo come responsabile dell’omicidio dei fratelli Ugo e Breno Bertarini (all’epoca dei fatti di rispettivamente 72 e 69 anni), uccisi a colpi di roncola nel febbraio del 2018 nella stalla della loro azienda agricola a Zocca, sull’Appennino modenese.
Alla base del duplice omicidio, come emerso dalle indagini, ci sarebbero stati contrasti familiari (Rainone, infatti, è l’ex marito della figlia di Ugo Bertarini) di natura anche economica. La Corte ha confermato le aggravanti della crudeltà, della parentela con le vittime, della premeditazione e dello stalking, confermando anche i risarcimenti alle tre parti civili – l’ex moglie di Rainone e i due figli – fissati in primo grado alla cifra di 1,4 milioni di euro.
Nel chiedere la conferma della condanna all’ergastolo, motivando la sussistenza dell’aggravante della crudeltà, il sostituto procuratore generale di Bologna Lucia Musti aveva sottolineato in requisitoria che entrambi i fratelli “sono stati oggetto di un numero di colpi impressionanti – 27 fendenti Ugo, 41 fendenti Breno – e sono stati oggetto ciascuno di trasfigurazione, di sgozzamento e di fratture e sfondamenti ossei”. Anche per quanto riguarda lo stalking, secondo l’accusa “l’aggressività e la violenza” dell’imputato nei confronti delle vittime si sarebbe manifestata “in vari ripetuti episodi, configurando quindi perfettamente un reato abituale”.
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