Mentre si avvicina la scadenza del premio “ESG & Cooperazione”, che scade il 25 settembre e ha una dotazione di 15.000 euro resi disponibili dall’associazione e dal Emilbanca per premiare le imprese che nel 2022 hanno messo in atto le migliori pratiche ambientali, Confcooperative Terre d’Emilia lancia una nuova alleanza con il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano per rafforzare non solo le buone prassi delle aziende in materia di tutela dell’ambiente, ma anche la valorizzazione delle aree montane e delle loro foreste.
Va in questo senso il protocollo che sarà firmato in questi giorni per favorire l’acquisizione, da parte delle cooperative, di “crediti forestali”, secondo modalità e con obiettivi che saranno presentati in webinar martedì 19 settembre alle 11,30.
“Con i Crediti di Sostenibilità – sottolinea il presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, Fausto Giovanelli – le imprese impegnate in strategie di sostenibilità e di responsabilità sociale hanno un importante strumento a disposizione per compensare le inevitabili emissioni connesse ai cicli produttivi e sostenere la resilienza delle foreste e delle comunità appenniniche”.
“Sebbene siano complessivamente modesti gli impatti sull’ambiente generati dalle nostre imprese, e soprattutto siano stati molto rilevanti, in questi anni, gli investimenti messi in atto per contenerli ed essere attivamente presenti nella produzione di energia da fonti rinnovabili – sottolinea il presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Caramaschi -, siamo convinti sostenitori di uno strumento che ha proprio la duplice valenza: una compensazione, da una parte, e, contemporaneamente, un’opportunità di sostegno alle comunità e alle diverse economie appenniniche che si legano molto all’ambiente, alla sua salvaguardia e valorizzazione”.
“Anche grazie al progetto “CooperFoor2030”, appena concluso – prosegue Caramaschi – abbiamo potuto misurare il grande interesse e, soprattutto, l’impegno che unisce le nostre imprese sui temi dell’ambiente e della sostenibilità; insieme al Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano contiamo, dunque, di compiere un ulteriore e concreto passo in avanti su temi di tutela, recupero e valorizzazione di risorse naturali che rappresentano un patrimonio collettivo rispetto al quale la cooperazione si sente chiamata a grandi azioni di responsabilità”.
“Il progetto “Crediti di Sostenibilità” – afferma il presidente del Parco nazionale, Fausto Giovanelli – sta concretamente determinando la transizione della gestione forestale di circa 25.000 ettari di foreste appenniniche, in buona parte in provincia di Modena e Reggio Emilia, verso pratiche sostenibili e responsabili”. “Questo miglioramento gestionale, certificato secondo gli standard di certificazione internazionale PEFC ed FSC – prosegue Giovanelli – rende le foreste più belle da vivere, più ricche di biodiversità, più resistenti a siccità e eventi atmosferici estremi e consente agli alberi di assorbire un quantitativo maggiore di anidride carbonica, diventando più efficaci nella lotta al cambiamento climatico”.
Al webinar del 19 settembre con Confcooperative Terre d’Emilia e Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano interverranno il direttore generale della centrale cooperativa, Matteo Manzoni, il consulente del Parco Filippo Lenzerini e il referente dell’area Energia, Sostenibilità e Ambienti di Confcooperative Terre d’Emilia, Fabio Guglielmi.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]