Dal primo maggio le multe per chi sfora i limiti alla temperatura del condizionatore d’aria (mai sopra i 19 gradi in inverno – oggi sono previsti 20 gradi -, mai sotto i 27 d’estate, con una tolleranza di 2 gradi). Questa dovrà essere la media ponderata della temperatura.. La novità è stata introdotta con un emendamento al decreto Bollette per contrastare da un lato il caro energia e dall’altro cercare di limitare in qualche modo il consumo di gas. La regola sarà valida a partire dal primo maggio in tutti gli edifici pubblici e, per chi non si adegua, scatteranno multe salatissime già dal prossimo mese. Le sanzioni previste per chi sgarra vanno dai 500 euro a 3mila.
La prima mossa, secondo il Corriere della Sera, sarà di abbassare la temperatura negli edifici pubblici riducendo l’uso dei condizionatori. L’operazione termostato, secondo le ultime notizie, partirà dal primo maggio 2022 al 31 marzo 2023.
Secondo l’operazione, nelle scuole e negli uffici le temperature non dovranno superare in inverno i 19 gradi e dovranno essere meno di 27 gradi in estate. La violazione delle norme sono previste multe che vanno dai 500 ai 3 mila euro. La misura non verrà applicata a cliniche, ospedali e case di cura.
“Al fine di ridurre i consumi termici degli edifici e di ottenere un risparmio energetico annuo immediato, dal 1° maggio 2022 al 31 marzo 2023 la media ponderata delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti di ciascuna unità immobiliare per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici pubblici, a esclusione degli edifici di cui all’articolo 3, comma 4, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 74, non deve essere superiore, in inverno, a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza, né inferiore, in estate, a 27 gradi centigradi, meno 2 gradi centigradi di tolleranza”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]