In vista dell’avvio della nuova stagione calcistica, mercoledì 27 luglio – con un incontro organizzato proprio all’interno dell’impianto sportivo – è stato simbolicamente “riconsegnato” alla società Modena Fc lo stadio Alberto Braglia, una volta terminato il ripristino del terreno di gioco resosi necessario dopo il concerto del cantante Ultimo dello scorso 30 giugno. Il costo dell’intervento, affidato all’azienda specializzata Rappo, è stato sostenuto interamente da Studio’s Programmazione Spettacoli, la società organizzatrice del concerto.
Nei giorni scorsi si sono conclusi i lavori di sistemazione del prato sul quale domenica 31 luglio si giocherà la partita di Coppa Italia con cui la formazione gialloblù esordirà ufficialmente nell’edizione 2022-2023 del torneo. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, l’assessora comunale allo sport Grazia Baracchi, l’amministratore delegato del Modena Fc Matteo Rivetti e Marcella Pelati di Studio’s.
Nell’occasione è stata sottolineata la versatilità dell’impianto di viale Monte Kosica, in grado di accogliere non solo gli eventi sportivi ma anche quelli musicali e culturali.
A inizio luglio la prima fase dell’intervento si è concretizzata nella rimozione del tappeto erboso dello stadio, per un totale di 8.176 metri quadrati di prato asportati. Il materiale raccolto è stato in parte smaltito, con un’operazione che si sta completando proprio in questi giorni, e in parte è stato recuperato: per la plastica, infatti, si è proceduto al conferimento, mentre la sabbia è stata vagliata ed è stato possibile recuperarne circa 150 tonnellate, che saranno riutilizzate per esigenze future (per la quota residua, invece, è stato previsto il trasferimento in una cava).
Dopo un’azione di livellamento, sul terreno sono state collocate le nuove zolle pre-coltivate: una fornitura di 8.176 metri quadrati di prato ibrido, della tipologia “Mixto” (che rappresenta lo standard di qualità internazionale), in formato “big roll”, ovvero con larghezza di 1,2 metri, spessore di circa tre centimetri e substrato di coltivazione in sabbia silicea. Le zolle sono state trasferite dal vivaio milanese dell’azienda Rappo a Modena: una volta arrivate allo stadio Braglia, sono state posate con un macchinario semovente apposito, procedendo infine alla livellazione conclusiva del nuovo manto erboso.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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