“Una. Nessuna. Centomila”, il grande evento musicale di raccolta fondi contro la violenza di genere che lo scorso 11 giugno ha visto salire sul palco della Rcf Arena di Reggio sette grandi artiste italiane come Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini, è stato arricchito da diverse forme di sostegno alle donne, anche dietro le quinte, dove c’è stato tanto lavoro all’insegna della solidarietà.
Tre donne sostenute nei percorsi di inserimento lavorativo dalla cooperativa sociale Madre Teresa, ad esempio, sono state impegnate nelle operazioni di “trucco e parrucco” nel backstage del concerto grazie all’impegno solidale del salone Sunlight Center 2 Correggio di Silvia Bonaretti, che per l’occasione – oltre a una persona già in tirocinio – ha inserito nell’équipe per la serata anche altre due donne sostenute dalla cooperativa sociale reggiana, che già avevano maturato esperienze nel settore.
“Siamo molto grati per essere stati chiamati per il servizio agli artisti che si sono esibiti al Campovolo”, ha spiegato la stessa Bonaretti, titolare del salone correggese, “perché si è valorizzato un aspetto professionale assolutamente primario per noi ma allo stesso tempo anche quell’impegno sociale, rivolto nello specifico proprio alle donne, che da sempre anima il nostro lavoro”.
“È stata un’opportunità straordinaria e per molti versi indimenticabile”, ha sottolineato la presidente della cooperativa reggiana Lisa Vezzani, “sia in termini di integrazione in un evento così importante contro la violenza sulle donne sia dal punto di vista professionale, perché le donne incluse nello staff hanno lavorato in condizioni che hanno messo davvero alla prova tutte le competenze acquisite, in un ambiente ben diverso da un salone e in tempi strettissimi. Con questa presenza viene anche riaffermato, ed è fondamentale, che la violenza sulle donne si contrasta non soltanto sostenendole nella presa di coscienza di sé, della propria dignità e delle proprie potenzialità, ma anche con percorsi di autonomia che fanno leva proprio sul lavoro e sull’acquisizione di competenze che portano all’indipendenza economica”.
La cooperativa Madre Teresa da oltre vent’anni è impegnata al fianco di donne sole, con bambini e in condizioni di difficoltà: nella sua storia ha permesso di attivare oltre 350 tirocini formativi riservati alle donne e attualmente gestisce tre strutture di prima accoglienza per donne e bambini, 15 appartamenti per l’autonomia (che coinvolgono 30 nuclei mamma-bambino) e una casa per donne seguite dal Centro di salute mentale – in quest’ultimo caso in collaborazione con la cooperativa sociale reggiana L’Ovile.
Dietro le quinte del concerto al Campovolo “c’è stato anche un po’ di questo impegno, e siamo molto grati a chi ha dato spazio, anche con questo ingaggio, al contrasto di una violenza sulle donne che è ancor più drammatica in assenza di autonomia lavorativa”, ha aggiunto Vezzani.
“Da parte nostra – ha concluso Silvia Bonaretti, che ha guidato l’équipe stilistica – ringraziamo di cuore i grandi professionisti che sabato scorso hanno dato il loro tempo gratuitamente per condividere questa esperienza: Cinzia Romoli di Correggio, Griffe Hair e I Giglioli di Reggio e Maison de Moss di Modena, oltre alla Cna di Reggio per il sostegno che ci ha assicurato”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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