A causa di un impedimento (un lutto in famiglia) di Sarah Iusto, presidente del collegio dei giudici, è stata rinviata l’udienza di stamattina del processo di Reggio Emilia sui presunti appalti “pilotati” del Comune. Si torna in aula il 22 marzo quando saranno ascoltati i primi testimoni previsti per oggi, cioè gli uomini della Guardia di Finanza che indagarono sulle gare.
Sarà inoltre chiamato il perito tecnico del tribunale per il conferimento dell’incarico. Dopo l’archiviazione di 23 indagati, tra cui il sindaco Luca Vecchi, sono rimaste in piedi le accuse per altre 20 persone. Tra loro l’avvocato Santo Gnoni, ex dirigente del servizio legale del Comune, l’ex assessore Mirko Tutino, Nando Rinaldi direttore dell’Istituzione nidi e scuole d’Infanzia e altre figure dell’amministrazione come Alessandro Meggiato, già dirigente alla Mobilità in piazza Prampolini ma da qualche anno passato in Regione.
Le ipotesi di reato contestate sono a vario titolo turbata libertà degli incanti, falsità in atto pubblico, rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione. Sotto la lente della Procura diverse gare pubbliche per un totale di 27 milioni: la gestione del nido Maramotti, la rimozione delle auto incidentate affidata da tempo immemorabile alla ditta Corradini, i servizi legali e quelli di brokeraggio assicurativo del municipio, la selezione del dirigente dell’Azienda di servizi alla persona e la gara per gestione della sosta a pagamento e del trasporto scolastico (quella di gran lunga più consistente).
Nelle liste dei testimoni presentate dalle parti compaiono il sindaco Vecchi, il senatore, ex ministro ed ex sindaco Graziano Delrio, il comandante della polizia locale Stefano Poma, l’ ex presidente di Reggio Children Claudia Giudici e l’assessora Raffaella Curioni.
(fonte: agenzia Dire)
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]