Sono nove i Comuni che domenica 23 e lunedì 24 saranno chiamati al ballottaggio per eleggere il sindaco.
La maggioranza delle amministrazioni comunali (a cominciare dai cinque capoluoghi di provincia) sono state rinnovate al primo turno: stavolta sono chiamati alle urne poco più di 120mila elettori, contro gli oltre due milioni che hanno votato per le comunali sabato e domenica scorsi.
A differenza del primo turno, quando si è votato anche per le Europee, stavolta i seggi sono aperti domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15, con gli scrutini che cominceranno appena finite le elezioni.
Sono previste quattro sfide classiche centrosinistra-centrodestra, tre ballottaggi dove il Pd dovrà vedersela con liste civiche di area centrosinistra e due casi decisamente anomali.
CASALECCHIO DI RENO (BOLOGNA) – Nel Comune più popoloso fra quelli in cui si vota, il candidato del Pd Matteo Ruggeri si è fermato a un soffio dal 50%. Il suo avversario sarà il docente universitario Dario Braga, sostenuto dalla lista centrosinistra per Casalecchio, ma anche da Verdi e Azione, che ha superato il candidato del centrodestra.
PIANORO (BOLOGNA) – Caso simile nell’altro Comune dell’hinterland bolognese: Marco Zuffi, sostenuto da Pd e Avs, si è fermato al 45% e affronta il civico Luca Vecchiettini.
Fondamentale, per lui, il sostegno di Simonetta Saliera, ex sindaca di Pianoro ed ex presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna tra il 2014 e il 2019. Anche in questo caso il centrodestra è arrivato terzo, quindi fuori dal secondo turno.
CASTEL MAGGIORE (BOLOGNA) – Il candidato del Pd Paolo Gurgone si è fermato al 47% e dovrà vedersela con Luca Vignoli, civico della lista Cose nuove: un’associazione storica della cittadina, che ha messo in campo una squadra di under 30 per la quale era arrivato anche l’endorsement del cantautore Roberto Vecchioni e che ha preso più voti del centrodestra.
MIRANDOLA (MODENA) – Il Pd tenta la riconquista di un Comune perso per la prima vota cinque anni fa con Carlo Bassoli (38%) che affronta la portabandiera del centrodestra Letizia Budri (45%). Sull’esito potrebbe pesare la vicenda Bellco che si è abbattuta sulla campagna elettorale, con i 350 posti di lavoro messi a rischio dalla decisione della multinazionale del biomedicale Mozarc di fermare la produzione.
NONANTOLA (MODENA) – Occasione storica per il centrodestra anche se l’impresa, per Monica Contursi sarà ardua contro la candidata del Pd Tiziana Baccolini: al primo turno, infatti, il centrosinistra aveva un vantaggio considerevole, 46% contro il 26%.
SAVIGNANO SUL RUBICONE (FORLÌ-CESENA) – Il candidato del Pd Nicola Dellapasqua si è fermato a poca distanza dalla maggioranza assoluta (48%) ma per cercare di difendere un feudo del centrosinistra dovrà passare dal ballottaggio. A sfidarlo c’è Lorenzo Sarti del centrodestra che ha l’obiettivo di colmare un consistente svantaggio, visto che al primo turno ha preso il 34%.
COPPARO (FERRARA) – Il sindaco uscente di centrodestra Fabrizio Pagnoni parte in vantaggio (47% contro 41%) ma dovrà passare dal ballottaggio per cercare la conferma. Per il Pd e i suoi alleati ci prova Enrico Bassi.
TRESIGNANA (FERRARA) – Nei Comuni sotto i 15mila abitanti il ballottaggio è previsto solo nel caso di perfetta parità: è il caso di Tresignana, nato dalla fusione di Tresigallo e Formignana, dove i due candidati sindaci, omonimi nel cognome, hanno raccolto 1.717 voti ciascuno. La sindaca uscente Laura Perelli con la lista ‘Tresignana prima di tutto’, appoggiata dal centrosinistra, sfidava Mirko Perelli di ‘Tresignana cambia’, di centrodestra. Al primo turno era presente anche una terza lista a sostegno di Paola Marchi (La Voce di Tresignana) che con i suoi 105 voti sarà cruciale nel ballottaggio.
ZERBA (PIACENZA) – Ancora più clamoroso il caso di Zerba nell’Appennino piacentino, il Comune meno popoloso di tutta la regione, con i suoi 71 abitanti censiti: domenica e lunedì hanno votato in 57: 28 voti sono andati Giovanni Razzari, candidato per la lista “Zerba futura”, 28 a Claudia Borrè, appoggiata dalla lista “Il castello”. Una persona ha messo nell’urna una scheda bianca e in paese è in corso la caccia per capire chi è, perché potrebbe risultare decisiva.
Non ci sono commenti
Partecipa anche tu