Nonostante le alluvioni, che hanno investito tanto la ‘sua’ Romagna quanto l’Emilia e illuso il centrodestra, Michele De Pascale si appresta a ripetere, e probabilmente a migliorare, il successo del 2020 su cui Stefano Bonaccini ha costruito la sua fortuna politica, ripetendo per anni di aver saputo difendere l’Emilia-Romagna dall’assalto della leghista Lucia Bergonzoni (non certo un candidato formidabile).
E lo fa senza le sardine, decisive quattro anni fa quando Stefano Bonaccini aveva conquistato un 51,42% che – sommato al 3,47% di Simone Benini, allora candidato dei 5 stelle – porta a un 55% che si colloca esattamente nel mezzo della forbice dei primi exit poll per De Pascale (53-57%), mentre gli instant poll di La7 accreditano l’ex sindaco di Ravenna addirittura del 54,5% – 58,5% (gli exit, ricordiamo, sono i sondaggi effettuati all’uscita dai seggi, gli instant sono sondaggi telefonici realizzati il giorno stesso del voto).
Rischia invece di peggiorare il centrodestra, che 4 anni fa con la leghista Lucia Borgonzoni aveva ottenuto il 43,6%, una percentuale al momento raggiungibile solo nel migliore dei casi da Elena Ugolini (39.5% -43,5% la sua forbice più favorevole). Dalla sua la Borgonzoni aveva sì il picco della Lega di Salvini, che però oggi è compensato da quello di Fratelli d’Italia, per altro da un paio d’anni al governo con Giorgia Meloni.
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