Chiara Ferragni è indagata per truffa aggravata nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano sul caso del pandoro «Pink Christmas» prodotto dall’azienda piemontese Balocco. Indagata anche Alessandra Balocco, presidente e ad della Balocco Spa, sempre per truffa aggravata.
«Sono serena perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso – ha commentato Chiara Ferragni – Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile. Sono, invece, profondamente turbata per la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando, anche diffondendo notizie oggettivamente non rispondenti al vero».
A dicembre, come noto, l’Antitrust aveva sanzionato con oltre un milione di euro due società che fanno capo alla influencer e con altri 400 mila euro la Balocco, ritenendoli responsabili della campagna ingannevole con la quale era stata pubblicizzata la vendita dei pandoro «Pink Christmas» ad un costo aumentato di due volte e mezza rispetto al prezzo base del prodotto.
La questione riguardava l’aver indotto i consumatori a pensare che, con l’acquisto di ogni pandoro, avrebbero contribuito alla donazione di fondi all’ospedale per bambini Regina Margherita di Torino. Invece la Balocco aveva versato all’ospedale 50 mila euro in tutto, sei mesi prima dell’avvio della campagna di vendita del pandoro a novembre 2002.
Ora l’indagine. L’accusa è di concorso in truffa aggravata, reato che consente alla Procura di procedere anche in assenza di querela e che ha portato il procuratore aggiunto Eugenio Fusco ad iscrivere nel registro degli indagati Chiara Ferrari e la ad della Balocco.
Ultimi commenti
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]