Finale con il colpo di scena nel pomeriggio al XVIII della Cgil reggiana che si è concluso con la bocciatura della mozione presentata dal segretario uscente Guido Mora. Subito dopo si è respirata aria di profonda tensione nella sala gremita con Guido Mora che ha pronunciato parole molto dure: “Voglio ringraziare i farabutti di questa assemblea… Vi auguro buona fortuna, perché ne avrete bisogno”.
La Cgil ha poi precisato in un comunicato: “Si è concluso nel tardo pomeriggio di oggi il XVIII Congresso della Cgil di Reggio Emilia.
L’Assemblea generale eletta dal Congresso, composta da 144 membri, respinge la proposta avanzata dai Centri regolatori di rieleggere a Segretario Generale, Guido Mora.
Sessantasei i voti favorevoli alla proposta, settantacinque i voti contrari.
I centri regolatori avvieranno una fase di confronto propedeutica alla riconvocazione dell’Assemblea Generale stessa”.
Ho conosciuto Guido Mora una decina di anni fa. Allora era – se non sbaglio – alla funzione pubblica. Volle incontrarmi per saperne di più di ciò che avevo scritto agl’inizi del 2000 sul welfare reggiano. Il mio articolo sulla storia e le particolarità del ns welfare era uscito qualche anno addietro (nel 2003) sulla Rivista del Manifesto, e su quello voleva essere informato; cioè su questo: https://www.academia.edu/22286126/Istituzioni_del_welfare_e_prassi_amministrativa_ieri_ed_oggi_a_Reggio_Emilia.
Cenammo insieme a Giovanni Trisolini, che già mi conosceva, e che aveva propiziato l’incontro. Mi parve una persona calma, attenta e curiosa. Mi colpì molto la sua attenzione e il suo equilibrio, che manifestò sempre ogni volta che ho avuto modo d’incontrarlo. non ultima quella in cui, insieme a Fabrizio Asioli e Giuseppe Cupello, cercammo di esporgli la nostra posizione sul cosiddetto ‘minicomio’. Sono indignato per il trappolone in cui è cascato! A lui va la mia stima e la mia solidarietà. Dino Angelini
Brutta pagina per la Cgil di Reggio. Mora non merita questo, si e’ profondamente speso per il Sindacato che rappresentava. Siamo in una fase dove in quasi tutte le realtà associative e partitiche, spesso prevalgono logiche di piccolo potere, incapacità di vedere lontano, incapacità di analisi seria. Saranno tempi duri purtroppo.