A fronte del gravissimo incendio che ha colpito il cantiere I.Blu di Cadelbosco di Sopra, cantiere in cui la società controllata da Iren si occupa di riciclaggio della plastica, la Cgil di Reggio Emilia e la Filctem Cgil dichiarano in una nota “la loro preoccupazione per l’immediato futuro e per la tenuta occupazionale del sito in cui sono impiegati circa 70 lavoratrici/lavoratori”.
“Tutto il Gruppo Iren si faccia carico dei lavoratori impiegati nel sito che non possono essere chiamati a pagare per il grave incidente accaduto. Riteniamo debbano essere attivati da subito tutti gli strumenti utili alla tutela occupazionale e reddituale dei lavoratori, a partire dalla cassa integrazione e da meccanismi di ricollocazione dei dipendenti presso altri eventuali siti collocati in provincia e gestiti da Iren” dichiarano Luca Chierici della Segreteria confederale e Andrea Costi della Filctem Cgil.
“Ci aspettiamo altresì che l’azienda integri i trattamenti previsti dagli ammortizzatori sociali per non compromettere il reddito dei dipendenti coinvolti” continuano dal sindacato di via Roma aggiungendo che “in attesa che vengano al più presto individuate le cause del rogo, occorrerà capire se non potessero essere implementati sistemi di sicurezza più efficaci per contenere il fuoco in caso di simili eventi”.
Sono già state inviate richieste di apertura di un tavolo al fine di concordare tutte le misure di tutela per i dipendenti e le prospettive occupazionali e produttive dell’importante struttura industriale di Cadelbosco.
Cobas:nel 2015 un altro incendio
“L’incendio avvenuto questa mattina presso all’azienda I.Blu s.r.l. del gruppo Iren a Cadelbosco di Sopra, dove viene processata la plastica recuperata dalla raccolta differenziata per il riciclaggio, riporta al centro la questione della sicurezza sul lavoro e del rapporto tra i luoghi di produzione, le zone residenziali adiacenti e la salute dei lavoratori e dei cittadini – affermano ADL Cobas e la R.S.U. interna – Sebbene non ci siano stati feriti o vittime durante l’incidente, il fumo sprigionato ha comunque contaminato l’aria della zona circostante. In un contesto nazionale in cui i decessi sul lavoro hanno raggiunto una media di tre al giorno, questo episodio sottolinea l’importanza di affrontare il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Le cause dell’incendio non sono ancora note, ma saranno oggetto di indagine da parte delle autorità competenti nei prossimi giorni. È interessante notare che la stessa struttura aveva già subito un incendio nell’ottobre 2015, quando era gestita dalla Cooperativa Ideal Service. Ad oggi le domande a cui dare risposta sono la garanzia occupazionale per circa 120 lavoratori/lavoratrici tra diretti ed in appalto per non avere ricadute sociali sul territorio, legato a questo il futuro dell’unità produttiva sé la società ritiene di ripristinare l’impianto in loco o in un altro luogo casomai lontano da centri abitati. Come ADL Cobas e la Rsu interna abbiamo già richiesto l’apertura di un tavolo sindacale ad I.Blu per affrontare tempestivamente queste tematiche e tenere assieme le esigenze dei lavoratori e lavoratrici con la popolazione circostante.
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