La giunta regionale dell’Emilia-Romagna, guidata dal presidente Stefano Bonaccini, ha approvato il progetto esecutivo per realizzare nel Tecnopolo di Bologna – nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi – il Data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf): per il completamento dei lavori, la cui consegna dovrà avvenire nell’estate del 2019, sono state stanziate risorse per 52 milioni di euro.
Dopo il via libera del progetto esecutivo condiviso con il Centro meteo, sarà predisposta la gara per l’aggiudicazione dei lavori per la ristrutturazione del secondo lotto di via Stalingrado da parte di Finanziaria Bologna Metropolitana spa, che svolge le funzioni di stazione appaltante. Il governo ha già stanziato 40 milioni per il recupero dell’area, a cui si aggiungono le risorse messe a disposizione dalla Regione per consentire la piena funzionalità dell’intervento.
La sede del Data center sarà collocata in quattro padiglioni disegnati dall’architetto Pierluigi Nervi e in un edificio di nuova costruzione. Una maxi ristrutturazione che prevede l’adeguamento strutturale e sismico degli edifici esistenti, che diventeranno di classe IV, la più elevata prevista dalla normativa e riservata agli edifici di valenza strategica, e la dotazione di tutti gli impianti meccanici, elettrici e idrici a servizio dell’installazione di computer a elevate prestazioni (Hpc) necessari per il funzionamento del Data Center. Quest’ultimo, inoltre, sarà dotato delle più moderne tecnologie per la gestione efficiente dell’energia, che permetteranno di ottenere la certificazione Leed Gold.
Una volta espletate le procedure di gara, l’obiettivo è quello di aprire il cantiere a ottobre. I lavori di ristrutturazione, per una durata prevista di 300 giorni, dovrebbero terminare nell’estate del 2019, in linea con la necessità di far insediare il Data center a partire dal 2020 – contanto che al Centro meteo serviranno alcuni mesi per l’installazione in loco delle nuove macchine.
Il Centro meteo europeo è un’organizzazione intergovernativa fondata nel 1975 e sostenuta da 22 Stati membri. Le sue finalità riguardano lo sviluppo dei metodi numerici per le previsioni meteorologiche a medio raggio, la preparazione delle previsioni meteorologiche a medio raggio per la distribuzione agli Stati membri, la ricerca scientifica e tecnica rivolta al miglioramento delle previsioni, la raccolta e la conservazione dei dati meteorologici.
Per gli assessori regionali alle attività produttive e a Università e ricerca Palma Costi e Patrizio Bianchi "stiamo procedendo nei tempi previsti. Un altro passo in avanti per la realizzazione a Bologna di un hub per la ricerca avanzata sui grandi temi del cambiamento climatico, una struttura straordinaria che dimostra la forza del nostro fare sistema. L’Emilia-Romagna si candida con questa infrastruttura a diventare un punto di riferimento in Italia e in Europa per tutto quello che riguarda il meteo e il clima".
"La realizzazione del centro è frutto di un lavoro che la Regione ha condotto insieme al governo e all’Agenzia internazionale dell’Ecmwf e che gestiremo in collaborazione con l’Università ed enti di ricerca rafforzando l’attrattività sul piano dell’innovazione e della ricerca del nostro territorio. Un obiettivo di prestigio che completa una visione politica di impegno sui cambiamenti climatici e sui big data".
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Ma i commercianti vorrebbero lavorare tutto l' anno...o no?
ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]
ho la quasi certezza che se un reggiano autocnono, prova anche solo a reagire come fanno spessissimo questi nostri nuovi amatissimi e alacri cittadini italiani,