Per un vescovo di Reggio Emilia che vieta – con tanto di ‘bolla episcopale’ – perfino a catechisti, lettori e consiglieri pastorali di candidarsi alle prossime elezioni, un vescovo reggiano che – a Crema – addirittura promuove un “corso di formazione per giovani e persone intenzionate ad impegnarsi nelle amministrazioni locali o a qualche titolo interessate al socio-politico”.
Rischia di aumentare sempre più, nella comunità cattolica reggiana, il disorientamento alla vigilia della prossima tornata di elezioni amministrative ed europee se si consulta il sito della Diocesi di Crema, retta dal reggianissimo monsignor Daniele Gianotti, 66enne di Calerno di Sant’Ilario, parroco a Bagnolo in Piano per un paio di anni prima di essere nominato vescovo nella città lombarda.
“Al cuore della democrazia: partecipare alla promozione del bene comune” è infatti il titolo di quello che, nella locandine pubblicizzate dalla Diocesi di Cresa, viene presentato come un “corso base per aspiranti amministratori comunali”. Quattro incontri tra il 23 febbraio e il 22 marzo promossi dalla Commissione diocesana per la Pastorale sociale e del lavoro in collaborazione con la Pastorale giovanile, nella sede nientemeno del Centro di spiritualità, che saranno aperti e chiusi dallo stesso vescovo Gianotti.
Obiettivo del corso, spiega la Diocesi di Crema, “contrastare la sempre più diffusa disaffezione verso la politica e la sfiducia verso i processi democratici” attraverso un “corso che, pur se breve, ambisce ad approfondire i valori di fondo di un impegno politico-amministrativo alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, recuperare il valore della partecipazione alla costruzione del bene comune, fornire un minimo di competenze tecniche alle persone che intendono impegnarsi in amministrazione comunale”.
Insomma, se è pur vero che a Reggio Emilia il vescovo Morandi non ha scoraggiato l’impegno dei cattolici in politica (ma non lo ha certo incentivato, rendendolo di fatto incompatibile con le attività in parrocchia, ben oltre i divieti già previsti dal diritto canonico), a Crema un vescovo reggiano addirittura sprona i cittadini – a partire dai giovani – ad avvicinarsi alle cariche elettive, impegnandosi pure a formarli. E, soprattutto, senza minacciare ‘scomuniche’ in caso di elezione.
Eppure la Bibbia – con il libro sapienziale dei Proverbi di Salomone – ricorda (Pv. 20, 10) che “pondus et pondus, mensura et mensura, utrumque abominabile apud Deum” (“Doppio peso e doppia misura, sono due cose che il Signore aborrisce”)…
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]