Doveva essere un normale servizio di controllo del territorio che si è trasformato in un intervento di soccorso. Questo il prologo dell’attività portata a termine dai carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto questa mattina intorno alle ore 11 in via San Biagio.
Alla vista una colonna di fumo fuoriuscire da una delle finestre di un’elegante villetta, i carabinieri intervenivano immediatamente in soccorso presso quell’abitazione essendo perfettamente a conoscenza essere abitata da una famiglia composta da marito, moglie e 4 bambini. I carabinieri precipitatisi all’interno dei locali, fortunatamente vuoti (i bambini erano a scuola e i due coniugi avevano trovato rifugio da alcuni vicini) ma saturi di fumo, notavano che l’incendio si era sviluppato nei locali mansardati della villetta.
Dopo avere allertato la centrale operativa dei vigili del fuoco i militari, con lo scopo di arginare il rogo che minacciava pericolosamente le abitazioni vicine, si adoperavano a mezzo estintori in dotazione nelle operazioni di spegnimento poi portate a termine dai vigili del fuoco del distaccamento di Sant’Illario immediatamente intervenuti.
Domate le fiamme, che interessavano i locali adibiti a mansarda che rimanevano seriamente danneggiati tanto da venire dichiarati inagibili, carabinieri e vigili del fuoco verificavano in prima battuta che l’origine dell’incendio era verosimilmente da attribuire a un corto circuito elettrico. A causa della prolungata esposizione alle esalazioni fumose i 3 carabinieri intervenuti, di cui uno libero dal servizio giunto per dar manforte ai colleghi, ricorrevano alle cure mediche dei sanitari dell’ospedale di Guastalla dove venivano dimessi dopo le cure del caso.
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Ma i commercianti vorrebbero lavorare tutto l' anno...o no?
ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]
ho la quasi certezza che se un reggiano autocnono, prova anche solo a reagire come fanno spessissimo questi nostri nuovi amatissimi e alacri cittadini italiani,