Castelnovo Monti. Abusi, arrestato un insegnante

Avrebbe approfittato dei quotidiani momenti scolastici e del suo ruolo di insegnante per compiere abusi sulle sue allieve.

 
Una vicenda molto grave quella portata alla luce dalle indagini dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Castelnovo Monti che, condivise dalla Procura reggiana, hanno visto il sostituto titolare della delicata indagine, il pm Stefania Pigozzi, richiedere ed ottenere dal gip del tribunale di Reggio Emilia un’ordinanza restrittiva di custodia cautelare che nel primo pomeriggio di domenica è stata eseguita dai carabinieri che hanno arrestato un l’uomo. 
Pesanti le accuse mosse all’indagato nei sei capi d’imputazione contestatigli dalla procura reggiana alla base del provvedimento restrittivo eseguito dai carabinieri. E’ chiamato a rispondere del reato di violenza sessuale continuata e aggravata compiuta anche ai danni di una studentessa di età inferiore ai 14anni. I gravi episodi di violenza sessuale ai danni di allieve e le molestie di cui l’indagato è accusato traggono origine dalle indagini dei carabinieri avviate a seguito di voci che si erano diffuse in ordine ad atteggiamenti di natura erotica dell’uomo che svolgeva le sue mansioni in una scuola del reggiano, per conto della quale operava anche come insegnante in un corso extra scolastico organizzato dallo stesso istituto. 
 
Tra i vari e gravi episodi contestatigli anche quello che l’avrebbe visto, durante una lezione del corso extra scolastico che dirigeva, condurre con uno strattagemma un’alunna, minore degli anni 14, in una casetta di legno dove, dopo averle legato polsi e caviglie, la costringeva a subire un rapporto sessuale. 
 
Violenzequelle dell’insegnante accompagnate da molestie sessuali mediante l’invio di messaggi dal contenuto erotico che l’uomo dedicava alle allieve. Veri e propri appostamenti quelli architettati dall’indagato, anche all’interno della scuola, che non perdeva occasione per dare sfogo alle sue perversioni (cercava di baciare le allieve, palpava loro i seni, i glutei ecc..). L’alunna, su cui aveva esercitato gli abusi continuati, caduta in uno stato d’ansia, viveva l’esperienza scolastica con terrore tanto da vederla prendere una serie di iniziative (ad esempio evitava di andare in bagno durante le lezioni, se non con delle compagne) per evitare di incontrare a scuola l’uomo. Stando alle risultanze investigative ottenute dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Castelnovo ne’ Monti, gli episodi contestati all’indagato sarebbero stati compiuti nel corso degli ultimi due anni scolastici.