Avevano messo in piedi un commercio parallelo che probabilmente, in tempo di crisi, riusciva a fruttare meglio del locale stesso. Ma i proprietari di un ristorante del comprensorio ceramico sono stati scoperti. Nel locale, infatti, tenevano per spacciarle dosi di cocaina che venivano fornite direttamente ai clienti. Sospetti che hanno trovato conferma a seguito delle indagini.
I militari avevano notato un giovane entrare nel locale e dopo pochi minuti uscirne frettolosamente. L’uomo, originario del reggiano, è stato quindi fermato e sottoposto a controlli, così trovato in possesso di una dose di cocaina che per sua stessa ammissione aveva acquistato all’interno del ristorante.
Immediatamente è scattata la perquisizione che ha portato al rinvenimento di circa mezzo etto di cocaina. Per questi fatti, accertati nel febbraio del 2015, vennero arrestati marito e moglie per concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Quindi l’iter processuale con la condanna dell’uomo a 3 oltre tre anni di carcere emessa a cura del Tribunale di Modena. La condanna, in parte espiata, è stata cumulata con analoga condanna per spaccio per fatti riferiti al 2012, che avevano visto l’uomo arrestato per spaccio di stupefacenti sempre nel comprensorio ceramico modenese (all’esterno di una pizzeria di Sassuolo).
I periodi rimanenti da espiare delle due condanne hanno visto l’Ufficio Esecuzioni Penali emettere un ordine di carcerazione di pene concorrenti dovendo lo stesso espiare, per le due condanne, una rimanenza di pena pari a 2 anni, 4 mesi e 17 giorni di reclusione. Il provvedimento è stato quindi trasmesso ai carabinieri di Castellarano nel cui comune il 40enne vive.
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buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!