Caso Bibbiano, FdI replica a Matteo Iori

Alessandro Aragona, coordinatore provinciale Fratelli d’Italia a Reggio Emilia e Antonio Margini, responsabile provinciale dipartimento infanzia e adolescenza, papà di due bambini di Bibbiano, replicano all’intervento del presidente del Consiglio comunale Matteo Iori sulla vicenda degli affidi: “Chi difende i bambini?” si chiede il presidente Matteo Iori. Beh sicuramente non il sistema Bibbiano. Mentre assistiamo a un attacco puramente strumentale al Governo di centrodestra, ci tocca rilevare che invece è la sinistra stessa che continua a fare speculazione politica sulla vicenda, snocciolando peraltro dei numeri che confermano quello che dicevamo noi, cioè che eravamo di fronte a una distorsione del sistema dei servizi sociali che si sta finalmente normalizzando dopo che non la destra, ma la magistratura reggiana, ha scoperchiato il vaso di Pandora.

Un sistema di servizi sociali che, purtroppo, ha raccolto quello che ha seminato, se è vero che oggi le famiglie non vedono più negli assistenti sociali un possibile aiuto; un sistema che troppo spesso è sembrato più finalizzato a premiare metodi e strumenti su cui sono stati effettuati pochi controlli, di dubbia efficacia, ma che per contro portavano in seno indubbi ed ingenti interessi economici.

Nessuno nega ci siano operatori e operatrici che svolgono con correttezza e passione il proprio lavoro, nessuno nega che sia indispensabile aiutare famiglie in difficoltà, ma ciò non implica necessariamente il perpetuarsi di pratiche che gridano vendetta, avvenute sulla pelle dei bambini, in alcuni casi strappati alle famiglie anche solo per temporanei e contingenti momenti di indigenza. Come dimenticare i disegni modificati dei bambini per trarre in inganno il Tribunale dei Minori o le relazioni falsificate.
Strumenti giuridici nati per gestire soluzioni estreme ed eccezionali, andrebbero utilizzati solo in quel caso, e con tutte le verifiche e le garanzie necessarie, messe in atto attraverso istituti affidabili ed indipendenti, non certo invece per imporre una ideologia dominante, come in talune circostanze è invece apparso ben chiaro.

Quindi si metta l’animo in pace il presidente Iori e faccia campagna elettorale su altri argomenti, sempre che alla sinistra ne siano rimasti”.