Casalgrande, il Pd punta a un centrosinistra largo per riprendersi il Comune

Paolo Debbi Pd Casalgrande

Anche il Pd Casalgrande è al lavoro in vista della scadenza amministrativa del 2024. Così come i circoli di Albinea e Bibbiano – che hanno però già annunciato ieri i candidati sindaco – anche quello di Casalgrande si è riunito lunedì sera.  L’assemblea, in rappresentanza dei 150 iscritti al circolo locale, ha votato all’unanimità un mandato a Giuseppe Berselli, coadiuvato dal segretario Paolo Debbi, al capogruppo Matteo Balestrazzi e alle consiglieri comunali Cecilia Ruini, Elisabetta Strumia, di iniziare un percorso di confronto con le forze politiche di centrosinistra “che oggi sono all’opposizione di questo governo di destra, i cittadini, le associazioni, le istituzioni del territorio, per costruire le condizioni di una alternativa all’attuale amministrazione casalgrandese guidata da Giuseppe Daviddi”.

Dunque il nome del candidato sindaco è ancora lontano – anche se potrebbe essere proprio Berselli, pur se il comunicato emesso oggi non lo esplicita  –  ma intanto il Pd di Casalgrande – spiega il segretario Paolo Debbi – ha avviato un “percorso che vada oltre al Pd, che riesca a coinvolgere gli altri ma che sia anche disposto a lasciarsi cambiare dagli altri, per aprirsi a tutti quelli che si riconoscono in una politica che guarda al bene comune e non ai particolarismi, al lavoro di squadra più che all’uomo solo al comando, alla difesa dell’ambiente che non si ferma all’alberello piantato o a raccogliere cartacce, ma fa proposte coraggiose: la sfida è quella di costruire un campo aperto al centrosinistra, in contrapposizione alla destra e ma anche a quel civismo indifferente, che a volte sceglie di non scegliere, perché non si può prescindere da valori e una visione di società condivisa”.

“L’obiettivo – aggiunge Debbi – è trasformare la partecipazione e l’energia positiva della comunità democratica, dal popolo delle primarie alle centinaia di volontari della Festa di Villalunga, in una proposta per il futuro del nostro comune.  Di fronte ai personalismi e al populismo di una amministrazione tutta concentrata ad autocelebrarsi a colpi di likes, c’è bisogno di una proposta nuova, diversa nelle persone, nei progetti, che sappia andare oltre le appartenenze e alla storia anche recente del partito.  C’è bisogno di immaginarsi la Casalgrande che sarà tra 10 anni e costruirla insieme”.