Casalgrande, bocconi avvelenati uccidono cani domestici

cani avvelenati Villa Spalletti Casalgrande

Almeno due cani di compagnia di piccola e media taglia, accompagnati dai rispettivi proprietari, sono morti domenica mattina nei pressi della Corte di Villa Spalletti (il parco non è recintato) a causa dell’ingestione di bocconi avvelenati. Villa Spalletti è una struttura situata a San Donnino di Liguria ed è parte del territorio del comune di Casalgrande. In quella zona l’Enpa ha riscontrato casi analoghi anche in passato.

L’esca, collocata ai margini della strada, non ha lasciato scampo agli animali (oltretutto prelevati dal canile), che nel volgere di pochi minuti hanno cessato di vivere. Inutile la corsa al primo veterinario disponibile a Scandiano, il quale non ha avuto dubbi sulle cause delle due morti. Ora il caso è stato denunciato all’Istituto zooprofilattico di Reggio, cui spetterà di inoltrare il caso ai carabinieri.

Va ricordato che chi lascia in strada bocconi avvelenati o altre esche nocive commette reato anche se nessun animale dovesse trovare la morte, e la condotta è riconducibile all’art. 674 del codice penale: getto pericoloso di cose, punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a 206 euro. L’articolo 544-bis del codice penale stabilisce la pena della reclusione da quattro mesi a due anni per chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale.

Più recentemente, con l’ordinanza del 6 agosto 2024, sono state prorogate le norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati.

Il fenomeno degli avvelenamenti, oltre a rappresentare un rischio per animali domestici e selvatici, costituisce un grave pericolo per l’ambiente e per l’uomo, in particolare per i bambini. La disseminazione incontrollata di esche e sostanze tossiche è utilizzata, soprattutto in alcune aree del Paese e in alcuni periodi dell’anno, come strumento doloso per uccidere animali.



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