Scrive in un post il governatore Stefano Bonaccini, replicando al presidente del Senato Ignazio La Russa che l’altro giorno era intervenuto parlando tra l’altro della liberazione: “Caro Presidente La Russa se può permettersi persino di avere dubbi sulla sua partecipazione ai festeggiamenti del 25 Aprile (festa nazionale della Repubblica Italiana che si celebra per commemorare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo) e’ perché ci fu chi sacrificando la propria vita, o mettendola a rischio, contribuì’ a cacciare un regime assassino e permettere a tutti noi, dunque anche a lei, di vivere in libertà e in democrazia”.
Ultimi commenti
1. Le celebrazioni religiose spetterebbero alle autorità religiose piuttosto che a quelle civili. 2. Evidentemente i (sedicenti) cristiani non costituiscono più un appetibile bacino elettorale.
E che non ci passi per la mente di voler imitare la passione di Cristo per guadagnarci il Regno dei Cieli!!! Questa visione tenebrosa lasciamola […]
A proposito del 25 aprile che i PD.ini si apprestano a celebrare in pompa magna a casa cervi: possibile che lor sapienti e ricercatori non