In questo periodo di rincari nelle bollette dell’energia, ha suscitato qualche polemica la guida SOStegno Hera, pubblicata sul suo sito dalla multiutility emiliana: un elenco di suggerimenti per cercare di massimizzare il risparmio energetico domestico, tra cui ad esempio l’indicazione “mantenete d’inverno una temperatura non superiore a 20 gradi e abbassatela di notte”.
Per la deputata emiliana della Lega Benedetta Fiorini, però, “il consiglio di Hera è grottesco. Mentre la Lega è impegnata nella battaglia contro il caro bollette, il colosso che gestisce rifiuti, acqua, energia elettrica e gas a Modena e in altre province dell’Emilia-Romagna impartisce indicazioni assurde su come ridurre uno dei problemi che sta affliggendo famiglie e imprese: abbassare il riscaldamento”.
“Per loro la soluzione è quella di lasciare al freddo i cittadini emiliani, invece di concorrere a trovare rimedi efficaci. Per noi, invece, che raccogliamo ogni giorno le richieste d’aiuto dei cittadini, servono proposte concrete e immediate, come quelle presentate da Salvini, e maggiori risorse rispetto a quelle già stanziate grazie alle nostre richieste, e non “consigli” del genere da chi gestisce gli stessi aumenti. Il solito paradosso di una certa sinistra che lancia il sasso e poi nasconde la mano”.
Anche il referente provinciale della Lega modenese Davide Romani è intervenuto sulla vicenda: “Apprendiamo dalla stampa che la soluzione proposta da Hera per far fronte al caro bollette è quella di spegnere gli elettrodomestici e abbassare i riscaldamenti, in poche parole “cari cittadini a letto dopo Carosello e ben coperti”. Vista la loro lungimirante idea, noi proponiamo un’altra soluzione: cara Hera, per abbassare il costo delle utenze dei contribuenti inizia a tagliare i costi aziendali, partendo dai compensi a cinque/sei cifre. Così facendo potrai permetterti di abbassare il costo dei servizi offerti”.
“Dal sito di Hera – ha aggiunto Romani – risulta che nel 2020 il presidente esecutivo ha ricevuto un compenso di 380.000 euro, più ovviamente dei bonus, per arrivare a fine anno con un compenso di 705.690 euro, e che l’amministratore delegato ha percepito un compenso finale di 1.330.590 euro. Questo potrebbe essere solo l’inizio, poi a cascata si possono ridurre i compensi dei dirigenti, etc. Ecco, abbiamo un consiglio: iniziate anche voi a tirare un po’ la cinghia, i modenesi purtroppo hanno già iniziato!”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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