In Italia circolano oltre un milione di veicoli a metano e biometano; le immatricolazioni sono in crescita, assieme all’interesse verso un carburante a ridotto impatto ambientale, ridottissimo nel caso del biometano.
La gran parte del circolante in Italia è fatta di autovetture, mentre a circolare a metano sono soprattutto persone con redditi medio bassi e con elevate percorrenze, portate dal lavoro. In Emilia Romagna sono presenti circa un quarto delle auto a metano in circolazione in Italia, mentre a Modena le vetture sono 26.000, oltre ad alcune migliaia di veicoli industriali.
Un settore importante, che rischia un forte ridimensionamento a causa dell’inarrestabile crescita del prezzo del metano da autotrazione, e dall’assenza di provvedimenti da parte del Governo volti a calmierarne il prezzo.
Oggi i metanisti modenesi contano su di una rete di 16 distributori in provincia, con prezzi che variano da 1,399 (Modena città) ai 2,999 euro al kg (Formigine e Modena città).
Ma il prezzo medio oggi nella nostra provincia è di 2,428 Euro al kg, per la forte prevalenza di distributori con prezzi superiori ai 2 euro. Otto distributori, metà di quelli presenti in provincia, propongono un prezzo superiore a 2,5 euro.
E’ quindi scontato che siano enormi le file attorno al distributore più economico della provincia, con tempi di attesa anche di due ore, e con problemi alla circolazione.
Il costo del metano alla pompa per molti anni è stato stabile attorno a 0,90/1 euro al kg. E’ quindi semplice esaminare i maggiori costi oggi sostenuti dai metanisti: mediamente un 150% in più. Costi che precipitano sulla parte meno abbiente di cittadini e famiglie, già alle prese con la generale crescita dei beni energetici e del carrello della spesa; tutto questo mentre i redditi da lavoro sono fermi, se non in arretramento.
In queste ore registriamo anche a Modena i primi positivi effetti della riduzione del costo di benzina, diesel e GPL. Alcuni distributori modenesi hanno ridotto i prezzi anche oltre gli 0,31 centesimi di riduzione decisi dal Governo. Altri hanno applicato riduzioni parziali, altri distributori sono rimasti fermi a prezzi superiori a 2 euro, e sono ovviamente deserti.
Anche per questo il Governo non si può dimenticare dei metanisti, rispetto ai quali non vi è stata, fino ad oggi, una sufficiente attenzione.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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