Era l’inizio dell’aprile scorso quando il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Massimo Camisasca aveva rivolto un appello alla Città e alla Provincia affinché da parte di tutti – enti pubblici, associazioni di categoria, aziende, cittadini e fedeli – venisse profuso un forte impegno per aumentare gli investimenti non appena fosse rientrata l’emergenza Coronavirus. “Impegniamoci tutti a salvare la dignità delle persone, concentrando ogni sforzo sul lavoro e non sull’assistenzialismo”, aveva scritto in una sua importante lettera il pastore della Diocesi.
La risposta a quell’invito, sia da parte di enti pubblici che di enti privati, era stata corale. Oggi la fase più acuta dell’epidemia sembra essere superata. Anche la Chiesa reggiano-guastallese passa ai fatti. Così, da alcuni giorni, il primo cantiere è aperto in pieno centro: riguarda il sagrato della Cattedrale. Appaltati in piena epidemia, i lavori in corso vedono già all’opera i primi operai. Non è certo uno dei cantieri più grandi. Si tratta comunque di circa 100mila euro di investimenti. Il progetto beneficia anche di un contributo di 10mila euro da parte della Fondazione Manodori, alla quale va il sincero ringraziamento del Vescovo a nome di tutta la Diocesi.
“Il sagrato – dichiara monsignor Camisasca – è il biglietto da visita della Cattedrale, il luogo dove ci si incontra per entrare nel silenzio e nella preghiera. Non poteva restare nelle condizioni in cui si trovava. È, questo, l’ultimo completamento dei lavori di ristrutturazione della nostra chiesa principale. Mi auguro che sia l’inizio di altri cantieri”.
Nei prossimi giorni, annuncia il Vescovo, la Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla pubblicherà il programma di investimenti che prevede l’apertura e la ripresa di decine di cantieri in tutto il territorio diocesano.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]