Cane al caldo su balcone, salvato a Scandiano

canebalcone

Oggi venerdì 12 luglio alle 09.00 circa una pattuglia della Polizia Locale dell’Unione Tresinaro Secchia si portava in via Tognoli a Scandiano (RE) in quanto alla centrale operativa era stato segnalato da un cittadino un cane di piccola taglia sul balcone di una abitazione al primo piano lasciato al sole.

Giunti sul posto gli agenti individuavano l’animale su un balconcino di ridotte dimensioni con una porta finestra che appariva avere le persiane abbassate completamente.
Gli agenti provvedevano a suonare il campanello dell’abitazione, ma senza risposta.
Tramite il nome sul campanello riuscivano a reperire per mezzo dell’Ufficio Anagrafe i nominativi dei residenti e a reperire il numero telefonico.
Veniva contattata una residente che però non poteva fare rientro all’abitazione e che avrebbe avvisato il marito di cui forniva il numero di telefono.
Gli agenti contattavano anche il marito ma anch’egli era impossibilitato a rientrare in quanto si trovava lontano come la moglie, dichiarava altresì che nessun altro oltre a loro due disponesse delle chiavi dell’abitazione e asseriva inoltre che l’animale non fosse bloccato all’esterno in quanto aveva lasciato la tapparella leggermente sollevata per permettere il rientro all’interno, dicendo che il cane sarebbe rientrato volontariamente e suggereriva agli agenti di suonare il campanello per attirare l’animale verso la porta dell’abitazione.

Gli agenti provavano senza successo a far rientrare l’animale sia suonando che bussando direttamente alla porta.
Venivano allertati i vigili del fuoco di Reggio Emilia che al momento non avevano un equipaggio disponibile e che avrebbero dovuto attendere.
Stante la temperatura estremamente elevata a cui era esposto l’animale, data l’assenza di ombra ed il protrarsi dell’intervento, l’agente Niccolò Passalacqua raggiungeva due furgoni che transitavano a breve distanza chiedendo se potesse utilizzare le loro scale per raggiungere l’animale e metterlo in sicurezza.
Reperita la scala, l’agente riusciva a raggiungere il balcone e appurava che la tapparella era completamente chiusa e sollevava quindi il lato sinistro in modo da creare uno spiraglio per permettere il rientro dell’animale. Non appena provvedeva a sollevare la tapparella il cane rientrava velocemente nell’appartamento. Veniva pertanto avvertito il proprietario del cane che l’animale si trovava all’interno dell’appartamento.

 



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