È stato condannato alla pena di 4 anni e 11 mesi di reclusione, per i reati di associazione a delinquere e furti.
Si tratta di un 28enne reggiano, che, con ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Bologna del 12 gennaio 2023 era stato ammesso a espiare il residuo della pena in regime di misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale a Reggio Emilia.
Il 14 novembre scorso, i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia, durante lo svolgimento di un servizio di controllo del territorio, hanno notato un autoveicolo circolare in strada senza rispettare le dovute cautele. I militari hanno intimato l’alt e in risposta, il conducente, ha accelerato per poi ricredersi e fermarsi. I militari, durante le procedure di identificazione, hanno visto all’interno del veicolo alcune torce, cappelli, e a seguito delle vaghe risposte del 28enne, e di altri tre uomini presenti all’interno del veicolo, i quali hanno dato risposte contrastanti circa la loro presenza a Campagnola Emilia, si insospettivano ed approfondivano i controlli, procedendo ad una perquisizione del veicolo.
Il 28enne, oltre a guanti, cappellini e torce, è stato trovato in possesso anche di 2 grossi cacciaviti con punta a taglio della lunghezza di oltre 30 cm. Pertanto i carabinieri hanno condotto il giovane in caserma e, raccolti elementi di presunta responsabilità, lo hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia.
L’illecita condotta, segnalata al magistrato di sorveglianza di Reggio Emilia, ha consentito a quest’ultimo di rilevare inoltre, che il 28enne, non si era recato presso l’associazione dove era tenuto a svolgere attività risocializzante, senza una valida motivazione. Quindi il magistrato ha ordinato la provvisoria sospensione della misura, disponendo l’accompagnamento in carcere del 28enne.
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