Dal 2021, quasi quotidianamente, ha subito offese, minacce e violenze dal marito, che la costringeva a consumare rapporti sessuali completi nonostante il suo dissenso.
Maltrattamenti fisici e psicologici quelli compiuti dall’uomo nei confronti della moglie a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Campagnola Emilia, a cui la donna nel corso di una sofferta deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura un quarantenne residente in comune della Bassa reggiana per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata e lesioni personale aggravate.
La stessa Procura, poi, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Quattro Castella, ha richiesto e ottenuto dal gip l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con l’applicazione del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli una distanza dalla donna e ai luoghi da lei frequentati, nonché dai figli, di 1500 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con la persona offesa disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico.
Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Campagnola Emilia che hanno condotto le indagini.
Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo dal dicembre 2021, quando scoperto che la moglie si era rivolta a un avvocato per chiedere il divorzio, andava in escandescenza, offendendola con epiteti ingiuriosi e colpendola con un pugno sul muso, tanto da terrorizzarla, al punto che lei, anche per il bene dei figli, ha desistito dal lasciarlo.
Da quel momento, però, sono iniziate costanti vessazioni fisiche e psicologiche: offese, umiliazioni, denigrandola anche davanti ai parenti, e costringendola a consumare rapporti sessuali completi, nonostante il suo dissenso. Il 3 dicembre scorso la minaccia con un coltello da cucina e frasi del tipo: “Ti taglio di qua, ti taglio di là”, mimando con la mano il gesto dello sgozzamento. Il 6 aprile scorso si adirava con la moglie, accusandola di avere rapporti sessuali con altri uomini, e la minacciava di nuovo: “Ti vuoi fare ammazzare”, l’8 aprile, a seguito di un alterco per futili motivi, la offendeva con epiteli ingiuriosi e le sferrava un pugno colpendola con forza al braccio sinistro.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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