Deve rimanere in carcere il 39enne Francesco Riillo, il camionista accusato del duplice omicidio stradale a Caprara di Campegine, nel Reggiano, avvenuto venerdì scorso.
Lo ha deciso nel pomeriggio di lunedì il gip del tribunale di Reggio Emilia Andrea Rat dopo l’udienza a e ha convalidato l’arresto dell’uomo accogliendo la richiesta di custodia cautelare della Procura reggiana e respingendo così l’istanza dei domiciliari proposta dall’avvocato difensore Fabrizio Sessa.
Il conducente è ritenuto responsabile dell’incidente di venerdì sulla Sp111, in val d’Enza, costato la vita a due ventenni rimasti schiacciati nella loro auto (seduto dietro anche un coetaneo rimasto gravemente ferito e ancora ricoverato in prognosi riservata) dal carico di ponteggi e impalcature, probabilmente mal sistemato, caduto dal furgone dell’indagato il quale poi si è dato alla fuga.
Dopo poche ore, il 39enne Francesco Riillo, è stato individuato dai carabinieri. Era alla guida del mezzo senza la patente che gli è stata ritirata nell’agosto scorso per guida in stato di ebbrezza e in più si è rifiutato di sottoporsi all’alcoltest.
Mercoledì mattina alle 11.30 si terranno i funerali delle vittime Anuar Mastaki, 19 anni che era al volante e Hicham Outtas, di 21 anni, passeggero al suo fianco. La cerimonia di rito islamico (entrambi sono di origine magrebina, il primo è nato nel Reggiano mentre il secondo è nato in Marocco ma cresciuto a Reggio Emilia quasi da sempre) si svolgerà nella moschea di via Gioia a Reggio Emilia.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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