Sopreso a centinaia di chilometri dal comune, in Puglia, dove era obbligato a soggiornare, un un 39enne di Taranto è stato arrestato al termine di un rocambolesco inseguimento tra i campi di Cadelbosco Sopra dai carbinieri, costretti ad usare lo spray urticante una volta raggiunto il fuggitivo.
E’ successo nel primo pomeriggio di ieri, quando i militari della stazione di Cadelbosco di Sopra durante un servizio perlustrativo, hanno fermato per un controllo, nella zona industriale di via Tasso a Cadelbosco di Sopra, un furgone bianco, con tre uomini a bordo. Alla richiesta dei documenti, uno dei tre dichiarava di non averli con sé ed alla richiesta dei militari di fornire le proprie generalità rispondeva con fare molto nervoso e voce tremolante, finendo inevitabilmente per insospettire i militari. Con la scusa di mostrare la foto dei documenti che dichiarava di avere sul telefono all’interno del furgone, l’uomo si allontanava di qualche passo ed iniziava una folle corsa. Da qui ne scaturiva un concitato inseguimento: l’uomo vistosi quasi raggiunto, scavalcava una recinzione, attraversava la strada, saltava i canali di scolo fino ad arrivare nei campi e nonostante le molteplici intimazioni di fermarsi continuava a correre per alcune centinaia di metri fino a quando non veniva raggiunto e bloccato. I militari, per prevenire eventuali reazioni o una nuova fuga, hanno dovuto utilizzare lo spray urticante e, dopo averlo ammanettato, lo hanno condotto in caserma per le verifiche. Veniva così scoperto che l’uomo risultava essere sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno in un Ccmune della provincia di Taranto per tre anni. Da qui il trasferimento in carcere, a disposizione della Procura Reggiana.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]