Continua la schermaglia tra il governatore e candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini e il centrodestra della candidata Lucia Borgonzoni in tema di rifiuti e su presunti siti contaminati in regione (Nella foto a sinistra la mappa Ispra e a destra uno dei banner della Lega). Bonaccini torna sul tema dicendo: “Siti contaminati? Salvini e la Borgonzoni parlano a vanvera”, poi il governatore fornisce una mappa Ispra sui siti in Italia.
Spiega Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna: “Prima hanno definito l’Emilia-Romagna “pattumiera d’Italia”, poi hanno sparato numeri in libertà sui siti contaminati. Ancora una volta, la realtà viene stravolta per sfregiare la nostra regione.
È quindi il caso di riportare fatti veri per sbugiardare chi sta dando letteralmente i numeri.
Secondo il Rapporto Ispra 2018, in Italia sono aperti oltre 16mila siti contaminati, con procedimenti in corso, la cui bonifica è un tema nazionale, col quale devono fare i conti tutte le Regioni:
– in Lombardia ci sono 914 siti contaminati e sono circa 900 quelli potenzialmente contaminati (numeri aggiornati all’aprile 2019 e presenti sul sito istituzionale della Regione);
– in Piemonte si registrano 839 procedimenti attivi: 499 siti contaminati e 340 potenzialmente contaminati (all’1 marzo 2019);
– in Veneto i siti contaminati sono 614 (al maggio 2018);
– in Emilia-Romagna i siti inquinati in procedura attiva sono 519, non 847 come dicono Borgonzoni e Salvini, che mescolano i numeri delle bonifiche in corso con quelle chiuse (o per malafede o perché non sanno neppure di cosa stanno parlando).
Borgonzoni e Salvini non sanno neppure che il Governo di cui facevano parte fino a pochi mesi fa ha stanziato appena 20 milioni di euro per tutto il Paese per affrontare il problema…
L’Emilia-Romagna, contrariamente a quanto affermano improvvidamente i due, non ha alcuna procedura di infrazione europea aperta, è autosufficiente nella gestione dei rifiuti, la raccolta differenziata supera il 70% ed è la sola regione che conferisce in discarica il 3% dei rifiuti, già sotto la soglia del 10% che l’Unione europea chiede per il 2035.
Definire pattumiera d’Italia una regione virtuosa che si vorrebbe addirittura “conquistare” denota solo disprezzo per questa terra, irresponsabilità istituzionale e nessuna conoscenza dei fatti e dei numeri. L’Emilia-Romagna non è perfetta e tante cose vanno migliorate: per farlo bisogna però rispettarla e conoscerla.
E conclude: “PS: nelle varie Regioni sono stati censiti anche i SIN, i siti di interesse nazionale, la cui bonifica è urgente per la grave situazione ambientale e territoriale generata da questi spazi e strutture (la mappa dell’Ispra è allegata). A ciascuno la libertà di giudicare”.
Ma la Lega insiste e pubblica 10 banner sui social. Scrive il gruppo regionale della Lega in un comunicato: “Dieci banner (uno generale e gli altri ad hoc per ogni provincia) per denunciare i siti regionali inquinati e l’assenza di un piano di bonifica per la latitanza della giunta Bonaccini. Dopo aver innescato la polemica con le dichiarazioni di Lucia Borgonzoni e di Matteo Salvini, la Lega torna ad attaccare il Pd sul tema ambiente e rifiuti. La diffusione dei banner è scattata nelle ultime ore e sta dando ottimi risultati in termini di condivisioni.
In particolare, su 847 siti inquinati che dovrebbero essere monitorati dalla regione, in provincia di Bologna sono 126, in provincia di Parma 91, in provincia di Ravenna 194, in provincia di Reggio nell’Emilia 98, in provincia di Modena 93, in provincia di Forlì Cesena 84, in provincia di Piacenza 57, in provincia di Ferrara 82, in provincia di Rimini 22”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]