Martedì 15 novembre il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, a margine dell’assemblea pubblica di Confindustria Ancona a Senigallia, è tornato a parlare del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) mettendo l’accento sul problema dell’aumento dei prezzi dei materiali, circostanza che rischia di bloccare i cantieri già esistenti e di non far proprio partire quelli in programma.
“Invece di dire di voler cambiare il Pnrr, e ho l’impressione che non sappiano di cosa parlano”, ha detto Bonaccini riferendosi al governo, “il tema è fare in fretta perché l’Europa determina in pochi anni la capacità di spendere quelle risorse: finalmente le abbiamo avute, e credo sia un’occasione irripetibile”.
“Convocherei subito le parti sociali e gli enti locali per discutere subito dell’aumento dei prezzi dei materiali”, ha proposto il presidente della Regione Emilia-Romagna, ricordando che “ho appena dovuto fare un’iniezione di 31 milioni di euro per cercare di completare i cantieri per la ricostruzione post-sisma, che sono aperti e che, a causa dell’aumento dei prezzi, rischiano di fermarsi”. Allo stesso modo, secondo Bonaccini, per quanto riguarda il Pnrr “rischiamo non tanto di doverlo cambiare, ma che non partano i cantieri se le gare andranno deserte. Credo che questa sia una grande emergenza che tutti insieme, nessuno escluso, dobbiamo provare a risolvere”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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