Anche la Fagioli – azienda reggiana di Sant’Ilario già coinvolta in interventi ad elevata complessità come il raddrizzamento e il ri-galleggiamento della Costa Concordia, naufragata all’Isola del Giglio, e la ricostruzione del Ponte Morandi a Genova – proverà a salvare la torre Garisenda. Il simbolo – insieme a quella degli Asinelli – di Bologna è infatti a rischio crollo, da sabato scorso il Comune ha chiuso alla circolazione e perimetrato il tratto di via San Vitale, da via Zamboni a via Rizzoli, che da lunedì ha comportato anche diverse deviazioni alla viabilità e al trasporto pubblico (le linee di bus 14, 15, 19, 25, 27 e T1).
L’area attorno alle torri resterà interdetta al traffico e ai pedoni fino a venerdì, in maniera tale da poter osservare e “ascoltare” meglio i sensori posizionati sulla Garisenda. Al lavoro – oltre alla Fagioli – ci sono anche un comitato tecnico scientifico e una task force il sindaco Lepore ha insediato dopo che il 13 di ottobre la Sovrintendenza ha lanciato l’allerta per la torre.
Ieri il sindaco Matteo Lepore ha promosso diversi colloqui e incontri di approfondimento sull’emergenza. Insieme agli assessori competenti, ha incontrato i tecnici comunali impegnati nelle operazioni di messa in sicurezza della torre; i dirigenti della mobilità e Tper per fare il punto sull’impatto della chiusura della viabilità nei tratti interessati dalla delimitazione per i monitoraggi; oltre ad alcuni professionisti esperti in materia strutturale e conservazione dei beni architettonici.
Sempre ieri mattina si è tenuto l’incontro con il gruppo di lavoro che dovrà individuare i profili degli esperti da sottoporre al Sindaco per la costituzione del ‘Comitato per il restauro della Garisenda’ che sarà istituito nel corso della settimana. Raffaela Bruni, alla guida del gruppo di lavoro, assumerà la carica di coordinatrice del Comitato.
Ingegnere, già dirigente del Comune di Bologna, Raffaela Bruni è stata Capo Dipartimento Lavori Pubblici, Mobilità e Patrimonio. Nella sua lunga esperienza professionale ha seguito, tra le altre cose, la riqualificazione del comparto universitario di via Zamboni e piazza Verdi e il coordinamento delle attività manutentive edilizie all’interno del Teatro Comunale, fino alla costituzione della Fondazione. Attualmente ricopre l’incarico di membro del Consiglio di indirizzo del Teatro Comunale di Bologna.
La ditta specializzata che eseguirà i lavori di messa in sicurezza della torre Garisenda – ha invece annunciato Lepore – è appunto la Fagioli S.p.A., una società di engineering leader a livello mondiale nei trasporti, movimentazioni e sollevamenti speciali di mega strutture, oltre che alle spedizioni per impiantistica petrolchimica, con sede principale a S.Ilario d’Enza (RE) e filiali operative in USA, Canada, UAE, India, Singapore ed Australia.
Negli ultimi anni Fagioli è stata anche chiamata ad intervenire in diverse situazioni di urgenza nazionale potendo agire in tempi brevi in virtù delle capacità interne all’azienda di progettazione, fabbricazione, immediata disponibilità e posa in opera delle macro strutture in acciaio modulari di salvaguardia, fra le quali si annoverano quelle atte a stabilizzare il relitto della nave Concordia e quelle per mettere in sicurezza il Viadotto Polcevera (noto come Ponte Morandi) dopo il crollo dell’impalcato.
Costruita tra la fine del XI e l’inizio del XII secolo dalla famiglia Garisendi, la torre in origine era alta circa 60 metri, ma per il rischio crollo, oggi più che mai reale, venne abbassata a 48 nella seconda metà del XIV secolo: per questo motivo è conosciuta anche come torre mozza. La pendenza, di circa 4 gradi, è dovuta a un cedimento del terreno durante la sua costruzione. Dopo alterne vicende, nel XV secolo la torre fu acquistata dalla Società dei Drappieri, che avevano la loro sede proprio di fronte (Palazzo degli Strazzaroli) e che nella piazza antistante tenevano mercato. Alla base della torre vennero poi costruiti altri edifici a servizio dei venditori e anche una chiesetta intitolata a Santa Maria delle Grazie.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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