Nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 gennaio sono apparse alcune svastiche sul portone del liceo classico “Minghetti” di Bologna, rimasto aperto nella serata dell’11 gennaio per la “Notte del Classico”. La mattina successiva, come hanno denunciato sulla loro pagina Facebook i rappresentanti di istituto del liceo, pubblicando anche le immagini, il portone della sede era stato vandalizzato con svastiche disegnate con il gesso.
Un gesto prontamente condannato dai rappresentanti di istituto, che si sono detti “non interessati ad aprire una caccia alle streghe” e che hanno invitato i responsabili a partecipare alle iniziative in programma a fine mese per la Giornata della Memoria, in occasione della quale si terrà un’assemblea d’istituto particolare: “Invitiamo calorosamente gli autori di questo gesto a presentarsi a queste due giornate, a sentire in prima persona che cosa fu e a cosa portò il simbolo che con tanta leggerezza avete disegnato sul nostro liceo. E dopo, ne siamo sicuri, vi vergognerete così tanto da essere voi i primi a volerli vedere sparire”.
Le svastiche, in ogni caso, sono già state cancellate, anche se questo “non toglie al fatto la sua gravità. La storia ci insegna che purtroppo tende a ripetersi assai velocemente. Non abbiamo il diritto di dimenticare, e di lasciar passare episodi di questo tipo. Sdegnamoci, scuotiamo la testa ma poi rimbocchiamoci le maniche e difendiamo i nostri luoghi da qualsiasi accenno di ideologie che minacciano la libertà e la diversità dell’individuo”.
Durante la “Notte del Classico” gli studenti del collettivo Minghetti hanno appeso uno striscione con una frase di Antonio Gramsci: “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza”: “Invitiamo tutti gli studenti e le studentesse a una riflessione collettiva sull’importanza di una riflessione e di una resistenza costante a chi si arroga il diritto di sputare sulla dignità umana”, hanno concluso i rappresentanti d’istituto.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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