Erano presenti su tutte le piattaforme digitali di prenotazione, proponendo soggiorni e affitti brevi nel centro di Bologna ed anche pacchetti promozionali, in occasione delle manifestazioni organizzate in fiera. Ma la loro attività era abusiva e, secondo la Guardia di ginanza, gestori di bed&breakfast e affittacamere ‘in nero’ avrebbero evaso una somma di poco inferiore al milione di euro. Due sole strutture in zona Montagnola – una gestita da una donna di origine thailandese e l’altra da un italiano – in cinque anni secondo le Fiamme gialle avrebbero omesso di dichiarare al fisco redditi per oltre 700mila euro. Un affittacamere, sempre nel centro di Bologna, negli ultimi anni non avrebbe invece dichiarato redditi per circa 250mila euro.
Negli accertamenti svolti in collaborazione con il Comune di Bologna, lo scorso anno la Guardia di finanza ha controllato anche 13 tra B&B e affittacamere che operavano, secondo le indagini, in nero o dichiaravano meno della metà dei guadagni. I controlli hanno consentito, a oggi, di recuperare a tassazione oltre 3,6 milioni di euro di redditi derivanti dalle locazioni e dagli affitti brevi.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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