Nel quarto trimestre (ottobre-dicembre) la bolletta dell’elettricità aumenterà del 29,8% per la famiglia tipo in tutela e quella del gas del 14,4%. Lo fa sapere l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, comunicando gli aumenti che scattano da venerdì. “La straordinaria dinamica dei prezzi delle materie prime verso i massimi storici e le alte quotazioni dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento superiore al 45% della bolletta dell’elettricità e di oltre il 30% di quella del gas”, spiega l’Arera, che è intervenuta grazie al decreto di urgenza del Governo che ha stanziato le risorse necessarie.
Gli oltre 3 miliardi di euro stanziati dal Governo con il Decreto-Legge 27 settembre 2021, n.130 (“Misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale”), sono stati destinati al contenimento della bolletta delle famiglie e delle microimprese, allocando 2,5 miliardi di euro all’azzeramento degli oneri generali di sistema per il prossimo trimestre e 500 milioni circa al potenziamento dei bonus. A questo si è aggiunta una riduzione al 5% dell’IVA per le bollette gas, spiega l’Arera, che ha così potuto confermare la riduzione degli oneri generali di sistema per il trimestre ottobre-dicembre prevista per la generalità dei clienti elettrici, azzerandoli inoltre per i clienti domestici e le piccole attività in bassa tensione. Anche la bolletta gas, per questo trimestre, sarà meno pesante per la parte relativa agli oneri di sistema, anch’essi fortemente ridotti alla generalità delle utenze, grazie alle risorse straordinarie stanziate.
Consumatori Emilia-Romagna: una mazzata. Ora intervengano Regioni e Comuni. Dopo tante ipotesi ieri sera sono stati resi noti i dati di Arera in merito all’impatto degli aumenti del costo di energia e gas: + 29,9% per l’energia elettrica, + 14% per il gas.
Nonostante le risorse messe in campo dal governo per calmierare i prezzi, gli aumenti delle tariffe di gas e energia elettrica, secondo i dati dell’Autorità, peseranno, dal 1 ottobre, per 300 € l’anno sulle famiglie italiane
Si tratta di una vera e propria mazzata che non può essere accettata, soprattutto in un quadro di rincaro generale dei prezzi e di incertezza economica diffusa.
Dovrebbero salvarsi dai rincari solo le utenze che rientrano nei parametri, 8200€ di reddito ISEE, utili per ottenere il Bonus energia. Va inoltre valutato che le risorse del Governo, ingenti per quanto insufficienti, basteranno solo fino alla fine del 2021. E dopo?
Pare che l’Unione Europea intenda scendere in campo per un’azione comune di sostegno a cittadini e imprese, che alla luce di questi dati oltre che doverosa pare urgente ed imprescindibile.
Oltre tutto questi aumenti stanno alla base di un concreto rischio inflattivo che non sarà mai recuperato da aumenti di stipendi, pensioni e da redditi autonomi deboli sul mercato.
E’ del tutto evidente che non solo le famiglie già “aiutate” dal bonus e “protette” dalle risorse del governo avranno necessità di diminuire questo impatto, ma anche quelle con redditi che sforano quei limiti ma che rischiano comunque di non farcela e andare ad allargare le file di coloro che saranno costretti a decidere nel prossimo inverno se accendere la luce o riscaldarsi e cadere nella cosiddetta povertà energetica. Si rende inoltre necessaria una revisione delle regole e moratoria della sospensione dell’erogazione di energia e gas in caso di morosità.
Riteniamo perciò che anche le istituzioni locali, Regione e Comuni, debbano mettere in campo delle risorse per scongiurare questo scenario e su questo punto le associazioni dei consumatori chiederanno un confronto urgente.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]