Polizia e carabinieri di Modena, su ordine della Dda di Bologna e della Procura modenese, stanno eseguendo misure cautelari in carcere nei confronti dei componenti di 19 indagati per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga.
In atto anche 45 perquisizioni domiciliari. Sono impegnate 200 persone e i cani antidroga. Nell’ambito dell’attività d’indagine sono stati fatti 42 arresti e sequestrati oltre 400 kg di sostanza stupefacente, 230mila euro in contanti e sei pistole con relativo munizionamento.
L’organizzazione, spiega una nota, contava su una rilevante dotazione materiale costituita da armi, pluralità di basi logistiche, denaro, e innumerevoli utenze e telefoni cellulari criptati.
Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli. “Nei confronti di Polizia di Stato, Carabinieri e Procura, di tutti e gli uomini e le donne delle Forze dell’ordine ogni giorno impegnati a combattere il crimine e per la sicurezza dei cittadini non possiamo che sentire un profondo, sincero sentimento di gratitudine a nome nostro e dell’intera collettività. In occasioni come questa, in cui l’impegno costante e qualificato porta a risultati evidenti, è giusto dar voce pubblicamente a questo sentimento. Ma non basta. Di fronte alla criminalità, in ogni forma, occorre essere uniti – cittadini, istituzioni e politica – per dare una risposta univoca, senza se e senza ma”.
Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli commentando la notizia della maxi operazione condotta a Modena nella mattinata di martedì 8 febbraio, da Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri su ordine della Procura di Bologna, Direzione Distrettuale Antimafia e della Procura di Modena. Il blitz, in cui sono state impiegate 200 persone e cani antidroga, ha portato ad eseguire misure cautelari in carcere nei confronti di 19 indagati per associazione a delinquere; oltre che a 45 perquisizioni domiciliari.
Dalle notizie diffuse da Questura e Comando provinciale dei Carabinieri di Modena l’operazione si delinea come il risultato di un’attività d’indagine avviata nel 2018 che aveva già portato ad altri 42 arresti andando a colpire un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, che poteva contare su armi, basi logistiche, vetture e cellulari criptati per eludere le intercettazioni. “Un particolare, quest’ultimo, che dimostra l’importanza di poter contare, da parte degli inquirenti, su esperti e attrezzature tecnologiche all’altezza, ma quello che più mi preme sottolineare – ha osservato il sindaco Muzzarelli – è che ancora una volta il lavoro di squadra si dimostra vincente: per contrastare la criminalità e rendere più sicura la città occorre lavorare insieme con il concorso di tutte le forze dell’ordine e delle istituzioni”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]