Una foto del segretario regionale del Pd Paolo Calvano sui social, dove l’esponente dei dem viene indicato a torto come uno degli indagati nell’inchiesta “Angeli e Demoni” sui presunti affidamenti illeciti di minori in Val d’Enza, nel Reggiano. Una “fake news”, ha scritto Calvano su Facebook, per la quale ha chiesto giustizia rivolgendosi ai carabinieri e inoltrando “decine di querele”.
Scrive nel post il segretario regionale del Pd Paolo Calvano: “Vedete questa foto. È un momento di festa e di incontro organizzato dal PD.
C’è chi la sta utilizzando da giorni dicendo che la mia immagine personale corrisponde a quella di uno degli indagati sui fatti di Bibbiano (poco importa chi, perché non è questo il senso del post).
Uno scambio di identità, forse volontario, forse no, che ha come obiettivo quello di istigare odio verso di me, verso chi è in quella foto (e ringrazio Maria Elena Boschi e quel volontario per quello che fanno, insieme a tanti altri, per le nostre feste) e verso il Partito Democratico.
Istigano odio in modo gratuito e violento, dando in pasto al web facce e persone, addirittura usando pur che sia anche il viso di chi non è direttamente coinvolto nelle vicende. Oggi è toccato a me, domani potrebbe succedere a chiunque di voi.
Chi politicamente si dovrebbe occupare della sicurezza dei cittadini, lo faccia davvero e metta un freno a tutto ciò, altrimenti sarà complice.
Nel frattempo sono ovviamente partite le querele, perché non ci facciamo intimidire da questo becero modo di fare politica”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]