Il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti (sospeso), agli arresti domiciliari dal 27 giugno scorso, cioè da quando la Procura di Reggio Emilia ha dato il via all’indagine “Angeli e Demoni” sui presunti affidi irregolari nella Val d’Enza, tramite il suo legale, Giovanni Tarquini, ha presentato una raffica di denunce (circa 147 fra post e mail) nelle quali vengono ipotizzati i reati di diffamazione e minacce.
A riportare la notizia è la Gazzetta di Reggio di giovedì 19 di settembre. Il sindaco Pd Andrea Carletti, che attende a giorni il giudizio del tribunale delle libertà sul provvedimento cautelare che lo riguarda, ha denunciato anche l’ex premier, oggi mininistro degli Esteri e capo dei Cinquestelle Luigi Di Maio, il quale scrisse un post che diceva: “Col Pd non voglio avere niente a che fare. Col partito che fa parte dello scandalo di Bibbiano, con bambini tolti ai genitori e addirittura sottoposti a elettroshock e mandati ad altre famiglie. Con il sindaco del Pd che è coinvolto in questo, non voglio avere nulla a che fare”.
In ogni caso l’iter è lungo e tutto può ancora succedere. Come insegnano gli esperti ci sono molte circostanze che possono escludere una condanna per diffamazione: diritto di cronaca, diritto di critica, “provocazione” (consiglio la lettura di: https://www.diffamazioni.it/denuncia-per-diffamazione-come-e-cosa-fare/, ad esempio, per capire quanto sia complessa la questione). Senza contare le ipotesi in cui il codice penale espressamente prevede la possibilità di provare la “verità del fatto” per escludere la punibilità…