“Si ricomincia dalla scuola che è non l’ultima ma la prima a riaprire. Questa l’idea che volevamo dare”. Così a Sky Tg 24 a L’Intervista di Maria Latella il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a proposito del rientro a scuola prima di Pasqua.
“In questi due giorni le zone arancioni hanno riaperto lo avevamo detto da tempo, tutti lo sapevano non è un problema di oggi. Abbiamo – questo è un altro tema – molte scuole del nord che storicamente mancano di insegnanti e molta disponibilità di docenti al sud. E’ un problema che stiamo affrontando per trovare meccanismi permanenti nel tempo”, ha aggiunto Bianchi.
“Io credo sia un diritto dei ragazzi essere valutati, non è una ispezione – ha spiegato il ministro -, la valutazione è il modo per essere accompagnati e orientati, è un diritto dei ragazzi e un dovere degli insegnanti, diritti e doveri viaggiano assieme. Anche quando ci fu il terremoto abbiamo fatto scrutini ed esami e così faremo, gli insegnanti sapranno fare la valutazione tenendo conto della situazione”.
“Anche nelle zone rosse – ha aggiunto il ministro Bianchi a SKy Tg24 – si tornerà in presenza, le scuole non sono mai state chiuse, abbiamo sospeso la presenza nel momento del pericolo. Stiamo lavorando per permettere anche agli altri di tornare in presenza appena la pandemia lo permetterà. L’intenzione del governo è dimostrare che bisogna tornare in presenza ripensando al meglio questo periodo che non si cancella. L’idea è tornare a crescere assieme: questa è la scuola”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]