Barriere architettoniche, Regione con 25 comuni per eliminarle: Reggio non c’è

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A fianco dei Comuni per eliminare le barriere architettoniche da spazi e luoghi pubblici: piazze, strade, parcheggi, ma anche giardini, scuole, musei.

Sono 25 i Comuni dell’Emilia-Romagna che riceveranno dalla Regione un contributo di 36mila euro per sostenere le spese di progettazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba).

È quanto prevede un provvedimento che attribuisce le risorse stanziate da un bando dello scorso agosto: 900mila euro assegnati alla Regione grazie al Fondo nazionale per l’inclusione delle persone con disabilità.

“Questa iniziativa si inserisce in un percorso più ampio con cui la Regione vuole sostenere i Comuni, a partire da quelli più piccoli, per rendere le città più vivibili e accoglienti, a cominciare dalle persone più fragili, riprogettando gli spazi urbani- ha sottolineato l’assessora regionale alla Programmazione territoriale e paesaggistica, edilizia, politiche abitative, Barbara Lori-. Un percorso che ha previsto, oltre al sostegno economico, anche iniziative di formazione rivolte ai tecnici comunali e specifiche linee guide per facilitare la predisposizione di progetti il più possibile organici e integrati con la pianificazione comunale. Si tratta di una grande questione di civiltà”.

I Comuni interessati

Tra i Comuni beneficiari anche tre capoluogo: Bologna, Piacenza e Parma. Inoltre: tutti i Comuni dell’Unione Romagna Faentina (Castel Bolognese, Brisighella, Riolo Terme, Faenza, Casola Valsenio, Solarolo), con Russi (Ra); Salsomaggiore Terme (Pr); Sant’Ilario d’Enza, Campegine, Cavriago, Campagnola Emilia (Re); Castelfranco Emilia e Nonantola (Mo); Budrio, San Lazzaro di Savena, Dozza, Argelato, Galliera, Imola (Bo); Bertinoro (FC); Verucchio (Rn).

Il provvedimento nel dettaglio

Trentaquattro le candidature arrivate alla Regione da parte dei Comuni. Proposte progettuali tra le quali sono state individuate le 25 ammissibili a finanziamento.

I contributi saranno erogati in due rate: la prima, pari all’80% del contributo concesso, a seguito dell’affidamento delle attività di progettazione del Piano, mentre il restante 20%, dopo l’avvenuta approvazione. È anche previsto, un cofinanziamento minimo locale, variabile in base alla dimensione demografica del Comune.

Le risorse assegnate a ciascun progetto ammontano per la precisione a 36.065 euro. Entro il 29 febbraio 2024 i Comuni beneficiari dovranno aver provveduto all’affidamento dell’appalto di servizi, pena la revoca del contributo. Entro il 31 dicembre 2024 prevista l’adozione del Peba da parte del Comune.