Hanno aperto stamani alle ore 7 i seggi per i ballottaggi nei 136 comuni chiamati al rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale. Sono 15 i Comuni capoluogo di provincia interessati: Ascoli Piceno, Avellino, Biella, Campobasso, Cremona, Ferrara, Foggia, Forlì, Livorno, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Verbania, Vercelli.
Alle ore 12 (dati di tutti i 134 comuni delle regioni a statuto ordinario) ha votato il 17,49% degli aventi diritto – rende noto il sito del ministero dell’Interno -, in calo rispetto al primo turno del 26 maggio (21,21%).
Alle 23 di stasera la chiusura dei seggi, quindi lo spoglio delle schede.
I cittadini di Reggio Emilia e Casalgrande tornano alle urne dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno per eleggere il nuovo sindaco. Sono i 2 Comuni della provincia reggiana nei quali si deve ricorrere al ballottaggio, previsto solo per i paesi che superano i 15mila abitanti.
(le interviste di Nicola Fangareggi ai 2 candidati)
A Reggio Emilia si va al ballottaggio per la prima volta nella storia, dopo 74 anni di governo della sinistra. A Luca Vecchi, in corsa per il suo secondo mandato e super favorito, dopo avere ottenuto il 49,13% al primo turno, si contrappone Roberto Salati, centrodestra che ha toccato quota 28,22%, raccogliendo meno voti rispetto alla sua coalizione. I simboli di partito sotto i nomi dei due candidati rimarranno gli stessi del primo turno.
Alcune precisazioni tecniche sul voto.
In considerazione dell’inscindibile legame tra il nominativo del candidato alla carica di sindaco e il conseguente risultato elettorale per la lista o le liste ad esso collegate, si ritiene che la validità del voto debba essere riconosciuta anche quando l’espressione del voto sia stata impropriamente apposta fuori dallo spazio contenente il nominativo del candidato, ad esempio sul contrassegno di una lista collegata, poiché la volontà effettiva dell’elettore appare comunque manifesta: ciò, sempreché il voto sia valido sotto tutti gli altri aspetti.
Analogamente, è da ritenersi valida l’espressione di voto per un candidato sindaco anche in presenza di più segni di voto apposti sul nominativo del candidato alla predetta carica e/o su uno o più simboli di liste collegate.
“Qualora, invece – si legge nello stesso testo – l’elettore abbia tracciato un segno di voto sia sul nominativo di un candidato alla carica di sindaco sia su un simbolo di una lista collegata all’altro candidato alla medesima carica, è da ritenere che la volontà non si sia espressa in maniera univoca e che pertanto la scheda sia nulla.
In particolare, per l’elezione del sindaco nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, poiché nel turno di ballottaggio la competizione è limitata alla opzione tra i due candidati alla carica di sindaco, non trova alcuna applicazione la modalità di “voto disgiunto” in base alla quale, in occasione del primo turno di votazione, l’elettore può votare per un determinato candidato alla predetta carica e, contemporaneamente, per una lista di candidati alla carica di consigliere comunale collegati a un altro candidato sindaco”.
Il testo delle Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione è pubblicato, fra l’altro, quale approfondimento – nella sezione www.comune.re.it/elezioni al paragrafo ‘Come si vota’ – sul sito istituzionale del Comune di Reggio Emilia.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]