I consiglieri regionali reggiani della Lega Maura Catellani e Gabriele Delmonte, alla luce dei recenti fatti di cronaca accaduti a Reggio, nella zona della stazione ferroviaria e del centro commerciale I Petali, hanno presentato un’interrogazione alla giunta Bonaccini chiedendo di sottoporre il fenomeno crescente delle baby gang all’Osservatorio permanente per la legalità e il contrasto alla criminalità organizzata, coinvolgendo la stessa Regione e i Comuni “per un’efficace opera di contrasto del fenomeno”.
I due consiglieri, nell’atto ispettivo, citano “atti di devianza a opera di gruppi più o meno organizzati di individui che commettono azioni spesso riconducibili a reati, generando grande insicurezza e timore nei passanti, e aumentando il senso di smarrimento e di disagio sociale già esacerbato dalla fase di emergenza sanitaria ancora non conclusasi”.
In particolare, hanno sottolineato Catellani e Delmonte, “si ha da tempo notizia di una banda (che risulta composta in alcuni momenti anche da una quarantina di individui) di giovani e giovanissimi di origine maghrebina che da diverso tempo si muoverebbe indisturbata, provocando e accanendosi in particolare – ma non esclusivamente – contro i tifosi della locale squadra di calcio, cercando di isolarli per poi attaccare rissa”.
L’ultimo episodio risale al pomeriggio di sabato 22 gennaio, quando al termine della partita di calcio Reggiana – Pistoiese la Polizia, intervenuta sul posto, ha trovato un coltello riconducibile a uno dei giovanissimi componenti della banda. Secondo i consiglieri regionali della Lega “l’amministrazione comunale di Reggio ha di fatto minimizzato il problema; ci sono state in passato assicurazioni generiche di attenzione in tal senso da parte del primo cittadino con delega alla sicurezza, ma non è stata attuata nessuna iniziativa significativa per affrontarlo più efficacemente e anzi, come detto, gli episodi sono in preoccupante incremento”.
Catellani e Delmonte hanno poi ricordato che sono proprio i Comuni “ad avere in massima parte le competenze e gli strumenti per poter attuare un’opera di prevenzione, in particolare con i servizi sociali e le polizie locali, oltre a poter rafforzare, con queste ultime, l’attività di repressione attribuita principalmente all’autorità giudiziaria e alle forze dell’ordine statali, che come noto sono però in cronica carenza di personale e di mezzi”. Gli esponenti del Carroccio hanno quindi chiesto alla giunta regionale di “dare evidenza della diffusione del fenomeno delle baby gang in Emilia-Romagna e in particolare nel territorio di Reggio” e di “porre in essere, per quanto di competenza, azioni atte a risolvere e prevenire il fenomeno di devianza giovanile”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]