Scrive in una nota la segreteria provinciale di Azione Reggio Emilia (in particolare per mano dell’avvocato Claudio Bigi, responsabile enti locali del partito) in merito all’allargamento della zona a traffico limitato in centro storico decisa recentemente dalla giunta comunale in alcune zone del centro storico della città. “Azione Reggio ritiene che il tema della ZTL e del suo allargamento debba essere il risultato finale di un insieme di preventive azioni coordinate che passano attraverso i temi della mobilità, dei parcheggi e della valorizzazione del commercio nel centro storico.
Al momento questa Amministrazione si è limitata ad allargare la ZTL senza avere prima affrontato in modo organico le altre questioni di carattere strutturale che riguardano più in generale il centro storico e il tessuto commerciale.
Davvero si fa fatica a comprendere quale sia la logica, all’indomani della riforma della legge 41, che vede tra l’altro il commercio letto come opportunità di rigenerazione del tessuto urbano, con la quale si proceda a chiusure senza aver definito una pluralità di interventi diretti a promuovere lo sviluppo di politiche integrate di miglioramento della qualità urbana, di qualificazione, valorizzazione e potenziamento dell’attrattività del centro urbano che nel corso degli anni ha visto allontanarsi, nei luoghi più disparati tutti i servizi che un tempo erano raccolti all’interno di una ristretta cerchia urbana, mentre, al di fuori di questa cerchia, la città ha sviluppato in maniera esponenziale l’edilizia residenziale verso sud e le aree produttive a nord, con conseguente spostamento quotidiano dei cittadini dal sud a nord e viceversa.
Lo scopo di riqualificazione del centro rischia di non essere raggiunto se si insiste ad allargare la cerchia delle zone ZTL in assenza di una vera accessibilità garantita da trasporti frequenti ed efficienti oltre ad una adeguata disponibilità di parcheggi a tariffe calmierate e agevolate per chi ha necessità di accedere a servizi indispensabili, tanto che si stenta a capire come si possa attuare in questo modo “il principio dell’accessibilità per tutti”, a meno che per “tutti” si intendano coloro che già abitano il centro storico. Ma anche al di fuori della ZTL occorre prevedere tariffe di parcheggio agevolate per chi intende accedere a servizi indispensabili come Ospedale e Pronto soccorso.
Vale la pena comunque ricordare che anche la legge regionale 24/2017 (art. 9) autorizza misure di riduzione dell’utilizzo delle auto nel contesto però di un territorio urbanizzato “ad elevata accessibilità sostenibile”. Per questi ambiti è da chiedersi se, in assenza di misure efficaci relative al trasporto pubblico e di parcheggi adeguati, il PUG e il PUMS approvati dall’attuale Amministrazione possano soddisfare la condizione richiesta dalla legge di una elevata accessibilità sostenibile. Con riguardo al tema dei parcheggi riteniamo anche che un piano parcheggi organico possa essere fatto solo attraverso un ritorno in mano pubblica di quei parcheggi oggi gestiti da privati concessionari.
Con riguardo alla riqualificazione del centro storico, non possiamo non ricordare quella che avrebbe dovuto essere l’opera di punta della riqualificazione, e cioè il Mercato Coperto, che è risultata essere solo un’opera di ristrutturazione edilizia, priva dei contenuti sperati.
Ricordiamo infatti che nell’ambito degli obiettivi dichiarati dal PUG, circa il commercio nel centro storico, il Mercato Coperto, secondo il PUG, avrebbe dovuto essere ripensato in chiave di “vetrina delle eccellenze alimentari del territorio”. In realtà l’opera non ha proprio nulla di una vetrina delle eccellenze del territorio e quello che avrebbe dovuto rappresentare il luogo per una piacevole passeggiata dedicata allo shopping è risultato essere un semplice percorso al coperto, quando piove o fa caldo, carico di mestizia e rassegnazione.
Ma la circostanza che più critichiamo è quella di avere confidato in un’azienda straniera che ha investito sull’opera e che nulla conosce del territorio, ma soprattutto di avere così clamorosamente smentito quanto scritto e promesso nel PUG circa la presenza in quel luogo delle eccellenze alimentari del territorio, ciò che induce a sospettare che l’enfasi profusa a piene mani in tutti i documenti di regolazione della vita della città spesso non trovi corrispondenza nella realtà.
Riteniamo anche che per incentivare il commercio di vicinato in centro storico sia necessario incentivare la riqualificazione dei locali attraverso l’adozione di una certa e limitata tolleranza sui requisiti richiesti dalle attuali normative per evitarne una rigida e burocratica applicazione ed evitare quindi di bocciare progetti di riqualificazione e apertura di nuove attività per mancanze ascrivibili a pochi centimetri lineari o quadrati”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]