Azione punta al rilancio: la regione a Lombardo, Reggio a Guidetti

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Dopo il mancato matrimonio Calenda-Renzi e – a livello locale – le polemiche interne, le dimissioni e la fuga, soprattutto nel Modenese, di iscitti verso Italia Viva, Azione passa al contrattacco per riassestare i vertici in Emilia-Romagna, anche in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno.  In queste ore il partito di Calenda, sotto la supervisione dell’onorevole Matteo Richetti, affiderà la segreteria regionale – vacante dopo le dimissioni della sfiduciata Giulia Pigoni, subito passata ad Italia Viva – al senatore Marco Lombardo e rinnoverà i vertici provinciali di Modena e Reggio Emilia.
A guidare Azione nella città del Tricolore sarà Claudio Guidetti, l’imprenditore a lungo attivo in politica, prima con i socialisti poi con Forza Italia, che dopo aver abbandonato il partito di Berlusconi nel 2009 ed essersi dedicato all’azienda, proprio recentemente si è riavvicinato all’impegno civile con l’associazione Crea Liberamente. Una (ri)discesa in campo, la sua, che non mancherà di avere ripercussioni sul dibattito già apertosi (ma ben lungi dal concludersi) nel centro-sinistra in vista delle elezioni che, tra un anno, dovranno decidere il successore di Luca Vecchi. E che ha trovato pieno sostegno da parte della direzione provinciale, che a inizio mese, sfiduciandolo, aveva costretto alle dimissioni Marco Cassinadri: 23 su 23 i voti ottenuti ieri sera da Guidetti, che ha subito nominato il segretario cittadino, l’avvocato Lorenzo Buffagni, e ha annunciato la nomina di due vice donna in entrambe le segreterie.

Nelle prossime ore sarà affrontata anche la questione Modena, dove il passaggio di Giulia Pigoni a Renzi pare abbia trovato grosso seguito.

Intanto, alla guida regionale del partito, Calenda si affida al giovane senatore Marco Lombardo, 42enne avvocato di origini calabresi, da oltre vent’anni trasferitosi a Bologna e fino al 2021 nel Pd, di cui è stato anche  vicesegretario cittadino di Bologna e assessore al Lavoro del Comune nella seconda giunta di Virginio Merola.