Da ora in poi l’Italia raccomanda l’uso di AstraZeneca solo per chi ha più di 60 anni, sebbene non ci siano elementi per scoraggiare la somministrazione della seconda dose per quanti avessero già avuto la prima. Ad annunciarlo in serata è stato il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, al termine dell’ennesima giornata convulsa sull’uso del vaccino di Oxford.
“Con il ministro abbiamo deciso di stabilire la raccomandazione per l’uso preferenziale di Astrazeneca nei soggetti oltre i 60 anni di età”. “Smaltiamo un concetto a chiarissima lettere: questa non è l’eutanasia né il funerale del vaccino Astrazeneca. È assai utile per proteggere la popolazione più esposta a sviluppare patologie gravi”. “La maggior parte degli eventi trombotici” registrati dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca “si sono osservati in soggetti di sesso femminile, ma soprattutto sotto i 60 anni di età. Anche se va detto in maniera chiara che l’Ema ha dichiarato che non ci sono fattori di rischio identificati”.
“L’Ema ha valutato nuovi dati resi disponibili per quanto riguarda lo sviluppo di fenomeni trombotici. Il nesso di causalità, seppur non dimostrato definitivamente, è dichiarato come plausibile”. “La maggior parte degli eventi trombotici è avvenuta nei 14 giorni dopo la somministrazione dei vaccini, solo dopo la prima dose”. “La seconda somministrazione del vaccino AstraZeneca in chi ha ricevuto la prima dose è stata elemento di valutazione molto attento. Al momento non ci sono elementi per non considerare la vaccinazione in chi ha ricevuto la prima dose pur essendoci un numero limitato di soggetti che hanno ricevuto la seconda dose”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]