A poco meno di due anni di distanza dalla fusione con il Piccolo Principe, la cooperativa sociale Coress rafforza ulteriormente la sua leadership nell’ambito dei servizi a sostegno delle persone segnate da forme di disabilità e fragilità.
La cooperativa reggiana – che si configura come una delle realtà socio-assistenziali più rilevanti dell’Emilia-Romagna ed è stata tra i protagonisti del progetto di riqualificazione urbana della Polveriera di Reggio, dove ha sede uno dei suoi centri socio-riabilitativi – ha infatti incorporato la cooperativa sociale Anemos, nata nel 1995, insediata in viale Ramazzini (dove ha riqualificato l’ex Maffia, facendone un centro socio occupazionale) ed impegnata nella progettazione e gestione di servizi relativi alla salute mentale e a favore di persone con disabilità e/ segnate da svantaggio sociale.
“La fusione – sottolinea Davide Vezzani, presidente di Coress – si inserisce in un percorso di rafforzamento che investe tanta parte della cooperazione sociale che fa capo a Confcooperative, presente in contesti di lavoro che ne fanno punto di riferimento per migliaia di persone, centinaia di famiglie e per le pubbliche amministrazioni nell’ambito delle politiche di welfare”.
“Per Coress – prosegue Vezzani – questo passaggio genera, innanzitutto, un ulteriore arricchimento dei servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari a sostegno delle persone affette da disabilità, dei laboratori socio-occupazionali e dei servizi di integrazione lavorativa che da tempo abbiamo avviato grazie, anche, all’utilizzo di appartamenti dedicati all’acquisizione di maggiori autonomie da parte di persone segnate da disabilità psico-fisiche”.
“Contemporaneamente – spiega il presidente di Coress – abbiamo creato le condizioni per rafforzare ulteriormente la nostra capacità di progettazione e di co-progettazione, insieme a partners pubblici e privati, di percorsi e servizi sui quali ci orienta l’ascolto di tante famiglie e comunità, nei confronti delle quali ci configuriamo come risorsa competente e motivata da forti principi di mutualità”.
Le cifre post-fusione tra le due cooperative (entrambe aderenti al Consorzio Oscar Romero) parlano, per Coress, di un fatturato attorno agli 8,5 milioni di euro, 330 dipendenti (di cui quasi la metà soci-lavoratori) e una presenza articolata su tutto il territorio sia in termini di servizi che di strutture.
La cooperativa sociale, infatti, gestisce due centri riabilitativi residenziali, sette centri riabilitativi diurni per persone disabili, una casa protetta per anziani, servizi domiciliari per persone affette da disturbo autistico, servizi assistenziali ed educativi per minori e persone fragili, servizi socio-occupazionali, servizi per il tempo libero e opportunità di turismo sociale rivolte a persone svantaggiate.
“La fusione – conclude Davide Vezzani – ci consentirà di accrescere anche quegli investimenti in innovazione che riteniamo essenziali a fronte dei crescenti bisogni delle persone e del welfare locale, rafforzando in tal senso le collaborazioni sia con il pubblico che con il privato”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]