Il Partito democratico ha convocato sabato un’Assemblea nazionale nel corso della quale si decideranno definitivamente i prossimi passaggi da seguire verso l’elezione di un nuovo segretario o segretaria, sarebbe a oggi un derby emiliano tra il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e la sua ex vice, oggi deputata, l’italo-svizzera-americana Elly Schlein.
Nel frattempo alcune voci spifferavano che Enrico Letta, segretario del Pd, intendesse dimettersi al termine dell’Assemblea, ma fonti del Nazareno smentiscono i rumors pubblicati da diversi giornali, spiegando in una nota che il segretario “è completamente assorbito dall’impegno a presentare in Assemblea nazionale una soluzione che superi le attuali complessità regolamentari e statutarie e consenta lo svolgimento con successo del congresso”.
Al contempo la responsabile degli Esteri del Pd Lia Quartatelle con Marianna Madia ha proposto lo scioglimento delle correnti, “che non è un sistema che fa circolare le idee ma che gestisce le carriere. Dobbiamo dirci la verità e discutere”.
Le acque sono agitate, i sondaggi dicono che il Pd, inchiodato al 16%, non è neppure più il primo partito di opposizione, ruolo al quale assurgono i Cinquestelle, che raggiungono il 17% e staccano i dem di un punto percentuale.
Il tutto mentre l’autorità della dirigenza è messa in discussione persino dal titolare della tessera numero 1 del Pd, Carlo De Benedetti, che in un’intervista al Corriere definisce Letta “disastroso” e il Pd “un partito pieno di baroni ma che ha perso il popolo”.
L’assemblea di sabato si terrà online e vi parteciperanno mille delegati dem. Intanto, il 7 novembre Enrico Letta ha lanciato tramite i canali ufficiali del partito un “appello per la partecipazione al congresso costituente del nuovo Pd”, invitando a iscriversi al partito chi vuole aderire al percorso che porterà alle primarie, e allargando la partecipazione in questa prima fase di dibattito anche a chi non è iscritto.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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