Il Consiglio comunale di Reggio Emilia ha approvato la delibera di conferimento della Cittadinanza onoraria a Julian Assange, giornalista e attivista australiano, cofondatore dell’organizzazione divulgativa WikiLeaks, per il suo impegno nella difesa del diritto alla libertà di stampa e di espressione.
La votazione ha avuto il seguente esito: 20 favorevoli (Pd, Reggio E’, M5S, Coalizione civica, Europa Verde), 7 contrari (Lega – Salvini premier, Forza Italia, Fratelli d’Italia) e 3 astenuti (+Europa, Alleanza civica e Ferrari Pd). La delibera consiliare è stata predisposta a seguito di una mozione di iniziativa popolare presentata e approvata dal Consiglio comunale lo scorso 20 marzo.
“Julian Assange – si legge nella motivazione, illustrata dal presidente del Consiglio comunale Matteo Iori – è un simbolo internazionale del diritto alla libertà di stampa e di espressione. Grazie al progetto di giornalismo investigativo Wikileaks ha reso pubblico all’opinione pubblica internazionale diversi episodi in cui sono stati violati i diritti umani, commessi crimini di guerra e disattesi gli accordi internazionali”.
Nella delibera si fa riferimento fra l’altro all’articolo 19 della Dichiarazione universale dei Diritti umani: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”; e all’articolo 11, sulla Libertà di espressione, della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea: “Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera”. Inoltre: “La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati”. Infine, la libertà di stampa (articolo 21 della Carta Ue): “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili”.
“La vicenda di Assange riguarda innanzitutto un tema di libertà – ha sottolineato il sindaco Luca Vecchi in aula – ovvero un valore fondante di tutte le Costituzioni nate dalle macerie della Seconda guerra mondiale. La libertà è un principio che va valorizzato costantemente e occorre tutelarlo, perché l’informazione libera è in diretta correlazione con la qualità della democrazia. La città di Reggio Emilia ha inoltre una grande peculiarità: quella di essere sempre posizionata attivamente sui Diritti umani, anche in modo avanguardistico. Impegnarsi sui Diritti umani vuol dire avere una visione d’avanguardia della comunità”.
Julian Assange, all’anagrafe Julian Paul Hawkins, è un giornalista e attivista australiano, caporedattore dell’organizzazione divulgativa WikiLeaks. Dal 2010 è al centro dell’interesse dell’opinione pubblica per aver rivelato documenti statunitensi secretati. Le inchieste svolte sono valse ad Assange riconoscimenti e onorificenze internazionali; è stato ripetutamente proposto per il Premio Nobel per la pace. Dall’11 aprile 2019 è incarcerato nel Regno Unito, prima per accuse archiviate nel giro di pochi mesi, poi in relazione a una sopraggiunta richiesta di estradizione degli Stati Uniti d’America in ordine alle accuse di cospirazione e spionaggio. La richiesta di estradizione, seguita da svariati appelli alla liberazione di Assange, ha avuto esiti alterni. L’estradizione, dapprima respinta dal sistema giudiziario britannico, è stata invece accordata nel dicembre del 2021 con una sentenza dell’Alta corte di Londra. I ricorsi presentati dai legali di Assange sono stati ad ora tutti respinti e il giornalista, attualmente detenuto all’interno di un carcere di massima sicurezza nel Regno Unito, attende l’esito di un ulteriore ricorso presentato dai propri legali.
Apprezzabile decisione del Comune di Reggio a cui ovviamente è stato dato poco risalto sui mezzi d’informazione.