Quale sarà l’eredità della Street Art? Cosa ci lascerà questa arte urbana, pubblica, spesso con un carattere simbolico, che ha implicazioni oltre che estetiche anche morali e politiche? Cercherà di rispondere a queste domande il convegno “L’arte urbana e suoi processi culturali in Emilia-Romagna”, in programma venerdì 25 settembre nella sala ex Oratorio del Palazzo dei Musei, a Modena (dalle 9,30 alle 18,30 – Viale Vittorio Veneto 5).
La giornata rappresenta un’occasione di confronto sugli esiti di una ricerca frutto della partnership tra l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Modena. Ideata e condotta da Pietro Rivasi e Pier Paolo Ascari, la ricerca ricostruisce la storia di writing, street art e nuovo muralismo nel territorio regionale, dove questi linguaggi sono approdati a partire dagli anni Ottanta, e attraverso lo strumento delle interviste ai protagonisti cerca di mettere in luce il rapporto tra la loro evoluzione e i contesti in cui si è venuta a determinare.
E’ dal 2003 che l’IBC valorizza l’arte contemporanea del territorio dell’Emilia-Romagna e i mutamenti artistici che hanno portato ai concetti d’avanguardia attraverso le ricerche sperimentali più ardite, sia intellettuali, sia pratiche. Su questi temi ha promosso nel 2011 un’indagine culturale e un confronto tra esperti del settore e, insieme all’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, ha collaborato alla realizzazione di un archivio digitale di opere, documenti e testimonianze relative all’arte urbana in Emilia-Romagna, dalla metà degli anni ’80 ad oggi.
Ora, in collaborazione con il Comune di Modena, che ha sviluppato un’ampia e costante esperienza nel campo della street art, IBC intende proporre un percorso di approfondimento e confronto sull’argomento, per mettere in relazione la situazione modenese con la più ampia realtà regionale, nazionale e internazionale, indagando le nuove forme espressive che la Street Art sta assumendo, i suoi significati e le sue prospettive attuali e future.
Il progetto in corso d’opera, per il quale è stato costituito un comitato scientifico formato da Mila Bongiovì, Claudia Collina, Stefano Ferrari, Daniele Pitteri e Claudio Spadoni, si propone di raggiungere una serie di obiettivi e di iniziative per dialogare con gli altri territori, al fine della conoscenza e valorizzazione dei linguaggi e delle produzioni artistiche sviluppatesi dagli anni Ottanta fino ad oggi, ma anche in relazione alle possibili trasformazioni future. È prevista anche la mappatura digitale “a tappeto” delle opere e dei luoghi di produzione culturale legati nel presente o nel passato a questo ambito, mettendo così a disposizione una guida della dislocazione storica e geografica del fenomeno sul territorio.
Gli esiti della ricerca sono destinati a confluire nel Catalogo del Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna PatER, insieme ad una primissima ricognizione delle opere più importanti dal punto di vista storico-artistico presenti sul territorio, condotta utilizzando gli standard catalografici della scheda OAC (Opere D’Arte Contemporanea).
Il convegno ha posti limitati, la giornata sarà trasmessa anche in streaming sul canale YouTube di URBANER www.urbaner.it
Per prenotazioni: info.cultura@comune.modena.it
Per informazioni: 059.2032807
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]