Se molte associazioni Lgtb e femministe si oppongono all’accordo in casa Pd che ‘condanna’ l’utero in affitto (messo in sostanza sullo stesso piano della violenza alle donne), Arcilesbica si smarca nettamente e invita i dem dell’Emilia-Romagna ad andare avanti con quella mediazione. “Una legge contro l’omofobia la chiediamo da anni – sottolinea la presidente nazionale di Arcilesbica, Cristina Gramolini – ma qualcuno vorrebbe utilizzarla per far passare l’autorizzazione a comprare figli all’estero, nonostante in Italia sia vietato dalla legge. Fare mercato di esseri umani e presentarla come liberta’”, sottolinea il concetto Gramolini, sentita dalla ‘Dire’ sulla legge anti-discriminazioni al vaglio della Regione (mercoledì e’ prevista quella che potrebbe essere la battaglia finale in commissione, giovedi’ il convegno ‘contro’ del centrodestra con esponenti di spicco del congresso mondiale delle famiglie di Verona).
“Io- dice l’attivista Lgbt- sono contenta se il Pd esce da questa ambiguita’. Ci sono quattro scalmanati che lo ricattano, ma gran parte delle persone progressiste sono contro l’utero in affitto. Non e’ vero che lottare contro l’utero in affitto non e’ di destra, e’ di sinistra. Noi siamo andati a manifestare a Verona. Non siamo rappresentate da Pillon, ma dal centrosinistra. Spero che Pd ci dia modo di essere rappresentate”. Tra l’altro Gramolini spiega che a Bologna “siamo stati cacciati dal Cassero per l’utero in affitto”.
Ultimi commenti
buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!