Il consiglio generale della Fondazione Manodori di Reggio ha approvato il bilancio d’esercizio 2020 con un avanzo di 3,3 milioni di euro, un segnale positivo nonostante la complessità del momento storico.
“Chiudiamo un bilancio di buona gestione che ci permette di garantire le erogazioni anche per il 2021″, ha commentato il presidente Romano Sassatelli: “Siamo consapevoli delle difficoltà e delle incertezze a cui andremo incontro, ma siamo anche convinti dell’impegno a cui siamo chiamati per essere vicini ai bisogni della nostra comunità, soprattutto dei più deboli. La congiuntura economica generata dal perdurare della pandemia ci impone un’amministrazione ancora più attenta e prudente. Il buon risultato di esercizio ci consente di confermare anche quest’anno i contributi e di valutare strumenti e progetti per generare nuove risorse, in particolare per le situazioni di maggiore fragilità”.
La Fondazione Manodori ha chiuso il 2020 con un attivo patrimoniale di 175 milioni di euro. È rimasto invariato il percorso di diversificazione del patrimonio, che prevede la variazione degli asset azionari con ulteriori dismissioni e una progressiva riduzione della partecipazione in UniCredit, non appena le azioni avranno recuperato un adeguato valore di mercato. Sono stati invece riconfermati gli investimenti in Cassa Depositi e Prestiti, Banca d’Italia, obbligazioni a lungo termine e in realtà locali come Iren, Studio Alfa, Crpa e Ifoa.
L’organizzazione e la gestione della fondazione permetteranno di distribuire risorse a enti e organizzazioni no profit anche per il 2021: “Un impegno inderogabile in questa fase, in cui si avvertono le pesanti ricadute economiche e sociali dell’emergenza sanitaria”, ha spiegato il presidente Sassatelli.
In linea con gli obiettivi stabiliti, sono state quindi confermate erogazioni per un totale di 2,8 milioni, che assicureranno un sostegno a numerose realtà che operano a favore della comunità reggiana e ribadiscono l’intervento nei settori del welfare, dell’educazione, della salute pubblica e della cultura.
La fondazione ha inoltre aderito al fondo di contrasto alla povertà educativa, promosso da Acri a livello nazionale, che ha ricadute anche sulla provincia di Reggio. Dall’anno scorso, infine, la Fondazione Manodori ha aderito alle iniziative del Comune di Reggio sulla “scuola diffusa”, ospitando sei classi delle scuole medie inferiori a Palazzo da Mosto, nel centro storico della città, per contribuire alla riapertura in sicurezza degli istituti scolastici.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]